«Quando arrivò la telefonata dalla Indigo (la casa di produzione della fiction, ndr), per comunicarmi che ero stata scelta per interpretare uno dei protagonisti – confida -, feci davvero fatica a credere che fosse vero. Pensavo che avrei realizzato tutto ciò solo davanti alla macchina da presa, sul set, con il regista, noi sette protagonisti insieme e tutte le altre persone con cui abbiamo lavorato. Forse, però, non sono riuscita a rendermi conto della grandezza e bellezza di questo progetto di cui faccio parte nemmeno lì. Ora, a meno di un mese dalla messa in onda, vedermi fra una pubblicità e l’altra in Rai fa un certo effetto: sto, stiamo, per vedere i frutti di più di un anno di intenso e appassionato lavoro. Sono sicura che tutta l’Italia amerà la storia che vogliamo raccontare, i sogni e la musica che porteremo nelle loro case».
Così Chiara Pia Aurora, la 18enne violoncellista di Trani, del conservatorio di musica Nino Rota, di Monopoli, fra i sette attori protagonisti de «La compagnia del cigno», la fiction scritta da Ivan Cotroneo e Monica Rametta, e diretta dallo stesso Cotroneo, in programma su Rai 1 dal prossimo 7 gennaio.
Cotroneo ha scelto i sette ragazzi attraverso una lunga selezione in tutta Italia. Il casting ha riguardato ben 1800 ragazzi, tutti i musicisti, e tra questi c’era proprio Chiara Pia Aurora. Il regista è partito da ragazzi che sapessero suonare, non attori che fingessero di farlo, per poi insegnare loro, sul set, l’arte della recitazione grazie al sapiente lavoro della “coach” di recitazione, Leonarda Imbornone.
E, così, le sei puntate che andranno in onda in prima serata su Rai 1 (7 e 8 gennaio, 14, 21 e 28 gennaio, 4 febbraio), faranno conoscere al pubblico le storie di questi sette ragazzi: Matteo (Leonardo Mazzarotto), che da Amatrice, scampato al terremoto, arriva al conservatorio di Milano per studiare violino; Barbara (Fotini Peluso), la bella pianista di famiglia borghese, in conflitto con la madre troppo severa; Sara (Hildegard De Stefano), violinista ipovedente dal carattere aspro; Rosario (Francesco Tozzi), irrequieto percussionista con alle spalle un’infanzia difficile accanto ad una madre tossicodipendente; Robbo (Ario Sgroi), oboista sognatore; Domenico (Emanuele Misuraca) che, grazie ad un talento fuori del comune arriva a Milano dalla Sicilia, vincendo le umili origini; infine, Sofia (la già citata tranese Chiara Pia Aurora), la violoncellista sovrappeso e bullizzata che, per ogni chilo in più, ha tanta energia e forza extra da vendere, anche a beneficio degli altri.
I sette ragazzi, tra i 15 e i 18 anni, diversi per temperamento, estrazione sociale, provenienza, punti di forza e fragilità, frequentano tutti il conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Ognuno di loro è un musicista di talento, ognuno di loro è costretto a misurarsi con la vita, la famiglia, le regole della disciplina e con un durissimo direttore d’orchestra, Luca Marioni, che pretende da loro il massimo, in una città com’è oggi Milano, che può dischiudere i sogni sul palcoscenico del mondo.
I giovani protagonisti suonano strumenti diversi nell’orchestra del conservatorio, ma all’inizio della serie ognuno di loro è solo, concentrato nel coltivare un’ambizione che sembra soprattutto individuale.
È proprio il Maestro Marioni, detto “il Bastardo”, a costringerli a esercitarsi insieme, per dare supporto a uno di loro, Matteo, che viene da Amatrice e deve integrarsi nell’orchestra essendo stato ammesso a metà dell’anno.
La vicinanza e l’affetto che i ragazzi iniziano a sperimentare nello stare insieme, li porterà a stringere un patto d’amicizia che si chiama “Compagnia del Cigno”, in onore di Giuseppe Verdi, soprannominato il Cigno di Busseto, e a trovare nel confronto con gli altri, nella condivisione delle sofferenze ma anche delle gioie della musica, la forza per superare le prove più dure della vita e della loro adolescenza.
Una storia multilineare che sviluppa in parallelo le vicende personali e familiari di ogni giovane protagonista, mettendo a fuoco la durissima battaglia per il talento, a colpi di studio e di gavetta.
I ragazzi della compagnia vivono seguendo il tempo della musica e lottano contro i desideri e le pulsioni più ingannevoli della loro età, ma anche contro le proprie famiglie che, attraversate dalle profonde insicurezze della modernità, da un lato li aiutano e li sostengono e dall’altro finiscono per danneggiarli.
Tra coming of age e dramedy contemporanea, La Compagnia del Cigno è una serie colorata, attraversata dalle contraddizioni del mondo in cui viviamo e sospinta dall’entusiasmo della nuova generazione che, a dispetto dei luoghi comuni, ha molte carte da giocare. In un romanzo di formazione decisamente emotivo, si intrecciano passioni, traguardi, sconfitte, i grandi temi dell’esistenza come l’amore e la malattia, il confronto intergenerazionale.
Un racconto epico, commovente e musicale, che torna a mettere al centro il tema del talento, della disciplina che serve per raggiungerlo, e della diversità come strada per trovare sé stessi. Inoltre, il valore dell’amicizia come balsamo per le ferite di un’età inquieta in cui tutto accade per la prima volta. E poi c’è Milano, una città viva e inedita nel panorama fictional italiano, tutta da scoprire.
Un progetto italiano che ambisce all’internazionalità per la formula originale e l’ampiezza dello sguardo, che è anche spiccatamente musicale, perché i ragazzi protagonisti sono dei veri musicisti. Tutti, come i personaggi della serie, con un talento speciale.
Nel cast, oltre ai sette ragazzi, troviamo Alessio Boni, nei panni del direttore d’orchestra Luca Marioni. Insieme con lui, attori d’eccezione come Anna Valle, Alessandro Roia, Carlotta Natoli, Francesca Cavallin, Stefano Dionisi, Angela Baraldi, Barbara Chichiarelli, con la partecipazione di Rocco Tanica, Giorgio Pasotti e Marco Bocci e lo straordinario ritorno di Giovanna Mezzogiorno in una serie tv.
Fra gli attori del cast “senior” vi è un altro tranese, Pasquale Di Filippo, che peraltro vive e lavora da vent’anni lontano dalla sua città natale. Ha studiato alla scuola del Piccolo teatro di Milano, sotto la guida di Luca Ronconi, e ha recitato a fianco, tra gli altri, di Massimo Popolizio, Mariangela Melato, Massimo De Francovich.
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