Giunge a mezzo stampa la nota ufficiale di Francesco Spina, in merito ai debiti fuori bilancio dell’igiene urbana occultati nell’assestamento: “Chiusura d’anno con un altro spreco di risorse pubbliche. Non hanno i soldi per i tirocini lavorativi e per i contributi di povertà, ma hanno soldi per nominare avvocati non biscegliesi per difendere gli errori e le violazioni di legge dei loro “strani” provvedimenti in materia di igiene urbana – scrive Spina -. Di fronte ad un ricorso al TAR proposto da me quale consigliere comunale per difendere tutti i cittadini, ci saremmo aspettati che il Comune non si costituisse, lasciando decidere il TAR, se il duo Angarano – Pedone (dirigente finanziario) avesse rispettato le norme sulla trasparenza e sulla veridicità del bilancio e operato correttamente per evitare un incremento ingiustificato di spesa dell’igiene urbana e quindi della TARI 2019. Al limite sarebbe bastata una relazione del dirigente dell’area finanziaria con l’assistenza dell’avvocato del comune Andrea Di Lorenzo, che questa amministrazione ha spesso utilizzato nelle cause al TAR e per importanti pareri amministrativi sulla scelta del gestore del servizio di igiene urbana. Invece no! I biscegliesi pagheranno gli errori di cui si preoccupa Angarano: è stato nominato un professionista di fama nazionale che graverà con i suoi compensi sulle casse comunali. Oltre al danno dell’aumento TARI ora per i biscegliesi la beffa di doversi fare carico delle spese necessarie per difendere Angarano & Co. dalla loro incompetenza e presunzione”.
“Per il momento rimane la verità che quello che avevamo preannunciato con il ricorso al TAR circa l’esistenza di debiti fuori bilancio, nascosti nel bilancio votato con l’assestamento, si è purtroppo materializzato nell’ultimo consiglio comunale: sono improvvisamente emersi 250 mila euro e sono stati riconosciuti dalla maggioranza durante una serata di sofferenze e di vergogna dei consiglieri che hanno votato un debito fuori bilancio assurdo, che rimarrà nella storia di Bisceglie per i vizi e le contraddittorietà dei procedimenti e per l’aumento ingiustificato della TARI dei biscegliesi nel 2019“, si conclude così la nota.
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