Quasi un mese di disservizio costellato di denunce, proteste, lamentele…difficoltà.
Dal 12 novembre scorso, quando un foglio di carta informava i cittadini degli impellenti “problemi di natura tecnica” della struttura, un’intera comunità veniva messa in ginocchio. Da quel momento alcuni cittadini, in modo alquanto deplorevole e negligente, ovviando alla chiusura del centro, cominciavano ad abbandonare i propri rifiuti all’esterno: materassi, frigoriferi, congelatori, vasche da bagno, stampanti, damigiane, mobiletti, televisioni analogiche, e tanto altro…ci si poteva trovare veramente di tutto.
Poi un bel giorno la lieta notizia. Oggi, 4 dicembre, appare finalmente sul sito istituzionale del Comune di Andria l’avviso tanto atteso, ormai insperato: “Comunicasi che l’Isola Ecologica di Via Stazio, ha riaperto i battenti. Gli orari di apertura sono i seguenti – Nel periodo invernale, dal 1° ottobre al 31 maggio, dalle ore 07.00 alle ore 19.00”.
L’esterno del centro di raccolta di rifiuti cittadini da oggi si presenta sgombro da ogni rifiuto. Rimane il fatto che non è la prima volta che l’isola ecologica di Andria crei disservizi ai cittadini, spesso infatti rimane chiusa per giorni senza un motivo apparente. Che ci sia l’ombra del pre-dissesto finanziario dietro? Finora nessun amministratore ha espresso qualcosa in merito.
L’invito è comunque lo stesso: nessun cittadino deve sentirsi autorizzato ad abbandonare rifiuti di alcun genere, sia all’esterno della struttura, sia in qualsiasi altra parte della città. Un conto è non essere buoni amministratori della città, un conto è essere incivili e negligenti.
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