Da fiore all’occhiello del patrimonio scolastico di Barletta a rudere: a distanza di cinque anni dal blocco del cantiere , questo è oggi l’Istituto scolastico di secondo grado (in zona Patalini) programmato dall’allora Provincia di Bari – che comprendeva anche la Bat – insieme ad altre scuole che, invece, sono in funzione da anni a vantaggio degli studenti e della collettività.
Il coordinatore e consigliere regionale di Noi con l’Italia, Francesco Ventola, questa mattina – insieme all’assessore comunale Cefola e ai consiglieri comunali di Barletta, Memeo e Antonucci – ha svolto un sopralluogo su quello che è stato definito il “cantiere della vergogna” individuando le responsabilità nel sindaco metropolitano, Antonio Decaro, “che dimostra di non essere all’altezza di rappresentare tutti i sindaci d’Italia.
” La vicenda viene da lontano, appunto da quando non esisteva la BAT, ma la Provincia di Bari, in quegli anni furono programmati numerosi istituti scolastici. Nel passaggio alla nuova Provincia BAT l’inghippo. Alla sesta Provincia viene trasferita tutta la proprietà e non solo la nuda, sbagliando perché i diritti di superficie erano stati nel contratto di costruzione assegnati a chi stava realizzando l’opera.
Sarebbe bastato – incalza in una nota, Ventola – che la Città Metropolitana provvedesse con un provvedimento del settore Patrimonio a modificare l’atto di trasferimento e la scuola si sarebbe completata, mentre i costruttori di fronte a un diritto che non gli veniva più riconosciuto hanno, giustamente, bloccato i lavori. In tutti questi anni ho sollecitato più volte la Città Metropolitana perché l’iter burocratico fosse completato – conclude Ventola – ma la sensazione è che a Decaro non importi nulla perché si tratta di un’altra provincia.
E allora noi noi facciamo appello a chi, molto più di noi perché dello stesso partito, il Pd, può convincere Decaro a darsi una mossa, altrimenti saremmo costretti a rivolgerci nelle sedi opportune ravvisando un danno erariale sotto gli occhi di tutti”.
“È da stigmatizzare l’ inadempienza della città metropolitana ovvero dell’ex provincia di Bari su una questione che sarebbe dovuta essere risolta “ de plano”, cioè gli uffici dovevano terminare il trasferimento delle competenze dalla provincia di Bari alla provincia BAT, – ha poi dichiarato il consigliere comunale di maggioranza Riccardo Memeo (in foto il secondo a destra) – ma il mancato trasferimento, ovvero il mancato completamento di tale trasferimento, ha causato il blocco dei lavori dovuto anche al fatto che per molto tempo c’ è stata un’ incomunicabilità tra i due enti ( provincia di Bari e BAT) e poi il Comune di Barletta che per altrettanto molto tempo, purtroppo, è rimasto fermo su questa questione riscontrando nel Comune di Bari e nella persona del sindaco Decaro una “sordità” alle nostre richieste.
Negli ultimi giorni, grazie all’insistenza a al temperamento del sindaco Cannito – ha aggiunto Memeo – finalmente c’è stato un incontro col sindaco De Caro, il quale pare abbia preso l’impegno di dirimere la questione, ponendo in essere la dovuta adempienza burocratica. Naturalmente noi staremo a vedere cosa accade e se l’impegno preso dal sindaco di Bari sarà mantenuto; tra il sindaco Cannito che ci ha messo la testa e il cuore in questa vicenda, noi consiglieri comunali e il pressing del nuovo Consiglio provinciale, che vede il mio collega Antonucci come neo consigliere provinciale (già consigliere provinciale con il presidente Ventola e vice presidente dello stesso ente) speriamo di risolvere quanto prima la questione.”
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