Dalla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum nuovo impulso per l’avvenire di Canne della Battaglia, tra i protagonisti della XXI edizione della manifestazione appena conclusasi in Campania con l’obiettivo di “promuovere i siti e le destinazioni di richiamo archeologico, favorire la commercializzazione, contribuire alla destagionalizzazione incrementando le opportunità economiche e gli effetti occupazionali”.
A sottolineare per l’occasione l’urgenza di un rilancio, ad ampio raggio, dell’eccezionale testimonianza storica situata dinanzi alla piana dell’Ofanto tra Barletta e Canosa di Puglia, erano presenti a Paestum in delegazione la scorsa settimana la direttrice dell’Antiquarium e del Parco Archeologico Miranda Carrieri, il consigliere regionale Ruggiero Mennea, la presidente della Commissione Cultura e consigliera comunale Stella Mele.
La partecipazione era stata concordata dall’Amministrazione comunale con la Fondazione Archeologica Canosina, la Regione Puglia e il Polo Museale della Puglia.
“Dimostrarsi propositivi e intraprendenti – ha dichiarato il sindaco Cannito – è requisito fondamentale per progettare un domani, senza confini geografici, adeguato alla grandezza di questo sito che riflette il cammino compiuto dalla nostra civiltà sino all’epoca medievale.
È solare la necessità di creare intorno a Canne questo genere di convergenza istituzionale, idonea per veicolarne l’immagine lungo gli itinerari turistici di richiamo internazionale che dalla candidatura a bene Unesco trarrebbe prestigioso valore aggiunto.
Dobbiamo cancellare l’anonimato che ancora circonda i nostri scavi archeologici di straordinario valore e affidarli alla memoria collettiva, rimuovendo gli ostacoli strutturali che ancora limitano la fruibilità, l’assistenza ai visitatori e la visibilità di quest’eccezionale patrimonio.
Con la nostra presenza alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum si è così compiuto un significativo passo in direzione del dialogo che ci ha visto positivamente coinvolgere i media, i tour operator e i buyers stranieri, suscitandone l’interesse per i programmi futuri e le conseguenti opportunità a sostegno degli itinerari turistici che si ramificano sull’intero territorio pugliese”.
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