Duole constatarlo, ma appena si affaccia la stagione delle piogge, ci tocca intervenire in Aula per parlare di alluvioni, distruzioni, morti.
Ogni giorno c’è qualche dolorosa ricorrenza o avvengono tragici disastri idrogeologici.
Qui voglio ricordare uno delle più drammatiche alluvioni avvenute in Puglia. – è quanto sostiene in una nota, il senatore (M5S) nonche’ geologo barlettano Ruggiero Quarto –
Il 7-8 ottobre 2013, Ginosa, provincia di Taranto, fu colpita da una violenta alluvione: quattro morti e danni ingenti alle infrastrutture e alle attività produttive. Eppure, un paio d’anni prima, un’altra alluvione travolse Marina di Ginosa, causando centinaia di evacuati e danni per decine di milioni di euro.
La fragile Italia, per lungo, lunghissimo tempo, è stata trascurata e devastata. Molti fenomeni naturali, seppur pericolosi, per negligenza si trasformano in “catastrofi”, con vittime e danni enormi.
Passando a questi giorni, poi, ricordiamo Stefania Signore con i due figlioletti che giovedì 5 ottobre, in Calabria, è stata travolta e uccisa con i suoi piccoli dalla furia dell’acqua e dall’incuria dell’uomo.
Ci addolorano anche le recenti dieci vittime del torrente Raganello, sulle pendici del Pollino, sempre in Calabria.
Qui una “bomba d’acqua” molto localizzata e la leggerezza umana hanno trasformato una divertente escursione in assurda tragedia. È cronaca di ieri, poi, un nubifragio in Sardegna, con drammatiche esondazioni, in aree a rischio idraulico ben noto, che hanno causato il crollo in più punti della statale 195, tra Capoterra e Cagliari. Anche qui registriamo una donna morta e un disperso.
Nubifragi, super-celle, bombe d’acqua sono sempre più estremi e frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Pertanto, dobbiamo contrastare le cause a livello globale e proteggerci dagli effetti a livello locale.
Non è più tollerabile convivere con rischi naturali da indifesi! A maggior ragione che i fenomeni naturali tendono a ripetersi negli stessi luoghi, con stesse modalità!
È giunta l’ora di prevenire “tragedie annunciate”.
“Prevenzione”, deve essere la parola d’ordine, a partire da quest’Aula!
Occorre eliminare le cause del rischio idrogeologico e manutenere il territorio! Le risorse economiche impegnate negli interventi di prevenzione, salvano vite, evitano distruzioni, talora incalcolabili, come nel caso dei beni culturali, danno lavoro e sono un investimento a grande moltiplicatore!
Per un territorio più sicuro, sarebbe anche molto utile potenziare con professionalità geologiche le strutture tecniche a tutti i livelli!
Martedì 9, proprio a Ginosa, in memoria del tragico evento su ricordato, si è svolto un Convegno dal titolo “La fragilità del territorio: dalla pericolosità al rischio – Azioni di prevenzione e gestione”.
Si è discusso dell’alluvione del 2013, della prevenzione e gestione del territorio, dei rischi da pericoli naturali, della difesa e della tutela del territorio.
È questa la strada giusta voluta da geologi e Comune di Ginosa! Non a caso, il sindaco M5S Vito Parisi ha intrapreso con forza una politica di prevenzione presentando recentemente nove progetti sulla mitigazione del rischio geologico, idrogeologico e geomorfologico su tutto il suo territorio.
Progetti da sostenere ed estendere per favorire virtuose politiche territoriali.”
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