Per la nota vicenda giudiziaria relativa alle ipotesi di bancarotta della casa
Divina Provvidenza di Bisceglie,
oggi si è concluso il processo di primo grado per quegli imputati che avevano scelto il rito abbreviato.
Il Gup del Tribunale di Trani ha così riconosciuto la responsabilità penale di Di Vincenzo Antonio (amministratore dell’Ambrosia srl, societa fornitrice di servizi), Damascelli Antonio (avvocato fiscalista), Perrone Michele (sindacalista) condannandoli alle rispettive pene di anni 1 di reclusione (Damascelli e Di Vincenzo) e 2 anni di reclusione (Perrone), oltre che al risarcimento del danno in favore della Congregazione Ancelle Della Divina Provvidenza in Amministrazione Straordinaria, costituitasi parte civile con l’Avv. Stefano Dardes su incarico del Commissario Straordinario Avv. Bartolo Cozzoli.
Le indagini, svolte dalla Guardia di Finanza sotto la direzione della Dott.ssa Silvia Curione e dal Dott. Francesco Giannella della Procura di Trani hanno, dunque, ottenuto una prima conferma. È stato invece assolto Mancusi Agatino, all’epoca consigliere regionale a Potenza. Per tutti gli altri imputati che, invece, non avevano scelto il rito abbreviato il processo continua innanzi al Tribunale Collegiale di Trani.