La notizia è di quelle che incoraggiano: la scuola italiana, al netto di qualche limitatissimo episodio, è strapiena di maestri e maestre estremamente professionali che sanno di non fare un lavoro qualsiasi.
Sono in aula ore ed ore per educare i cittadini del domani e lo fanno senza abusare dei mezzi correttivi – come invece avveniva decine di anni fa, e tra l’altro con il beneplacito delle famiglie che si affidavano ai maestri e al loro equilibrio – senza provocare disturbi della personalità.
Chi ha saputo del fatto e conosceva e conosce la Cusmai non ha mai dubitato della sua correttezza e professionalità e ha avuto ragione: non ha maltrattato alcun alunno. La giustizia penale, amministrata da un giudice del Tribunale di Trani, la dottoressa Angela Schiralli, magistrato serio, preparato, “tosto”, ha sentenziato senza avere dubbi: “il fatto non sussiste”.
Ora si deve riparare, a cominciare dalla stessa scuola e dai dirigenti della sua scuola che improvvisamente si accorsero di avere un “mostro” in casa e che non la difesero abbastanza. Dalle accuse di un bambino che non era più suo alunno e che ora, insieme ai suoi genitori che forse avrebbero dovuto filtrare meglio le sue accuse.
Perchè quanto accaduto ha avuto un effetto negativo, per molto tempo, su tutti i maestri andriesi, rendendoli ancora più difensivi nell’atteggiamento con bambini e famiglie, in qualche caso li ha paralizzati ulteriormente, insieme ai loro dirigenti, quasi costringendoli ad una logica del “lasciar passare lasciar fare” perchè altrimenti, anche solo per antipatia, ci scappa la denuncia.
Magari da parte di genitori che non riescono ad educare il figlio in casa e danno la colpa alla scuola e ai maestri. Sarà interessante allora seguire ancora questa storia di innocenza non creduta in prima battuta. Sarà interessante vedere se la maestra non creduta e inchiodata da riprese tv effettuate, tra gennaio e marzo 2015, ma modificate perchè accelerate – come ha denunciato la stessa Cusmai – procederà ora contro i suoi accusatori.
Sarebbe un bell’esempio per far capire che nella scuola non sempre ci sono aguzzini e mostri, ma persone in carne e ossa che fanno il lavoro più bello e delicato del mondo. Che possono sbagliare ma quasi mai, o mai come in questo caso, maltrattare.
Perchè è una contraddizione in termini: se insegni è perchè hai una vocazione speciale, un amore speciale per i bambini. Non è un lavoro qualsiasi, altrimenti sei nel posto sbagliato.
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Sono contentissimo per la maestra Cusmai che sicuramente è innocente e sicuramente non ha commesso nessun reato a Lei contestato!!!
Non sono per niente d’accorto sul fatto che la dott.ssa Schiralli sia “un magistrato serio tosto e preparato”; infatti sta cosa mi fa morire dal ridere, mannaggia alla miseria 🙂 🙂 :)!!
Ma quei pregi che avete descritto, per caso sono gli stessi della P.M. Conticelli?? 🙂 🙂
Vabbè, ho capito, dovevate allungare l’articolo!! 😉
Viva la maestra Cusmai!! Viva la buona educazione!!!
Michele