“Se volessimo riassumere in due parole la seduta consiliare di ieri, queste sarebbero “disordine amministrativo”. Proprio lo stesso che ha caratterizzato gli ultimi anni di amministrazione Giorgino e che ha ridotto il Comune di Andria nello stato che tutti conosciamo. Pari pari, la sciatteria che è stata usata fino ad oggi per governare la nostra città, è stata usata ieri sera per gestire la faccenda piscina comunale.” così la consigliera comunale Daniela di Bari (Lista Emiliano).
“Il contratto di gestione della piscina era scaduto nel 2016. In seguito è stato prorogato fino al 2017 con una “proroga tecnica”. Una “proroga tecnica”, come è noto, è una soluzione eccezionale a cui si ricorre in caso di necessità di assicurare un servizio. Dopo una proroga tecnica sono impossibili, per legge, altre proroghe, ed è necessario che sia pronto il bando per il nuovo affidamento. Neanche a dirlo, questo bando – pur avendo avuto la maggioranza DUE ANNI per scriverlo – nonè risultato pronto.
Ci si è ritrovati allora nella situazione di stallo per cui la piscina non può chiudere, il nuovo bando non è pronto e il vecchio non può più essere prorogato. È stato per tentare di uscire da questa situazioneche ho personalmente proposto un emendamento alla delibera nelle more dell’espletamento per l’aggiudicazione della gestione della piscina. La proposta era affidare – solo per la stagione invernale e fino ad assegnazionea seguito della gara pubblica – la gestione della piscina alla Multiservice.
Questa è la società di servizi in house del Comune di Andria che valutati il carattere di urgenza, occasionalità e temporaneità in una situazione di vacatio gestionale,avrebbe potuto occuparsi di operazioni simili. Tale affidamento avrebbe permesso di salvaguardare il lavoro, la struttura, gli impianti, l’utilizzo nella fase transitoria fino alla definizione e aggiudicazione della piscina comunale a seguito della gara pubblica senza contravvenire alle prescrizioni di legge.
Tale proposta, come sempre questa amministrazione ha fatto con tutte le proposte dell’opposizione, non è neanche stata presa in considerazione. Cosa ha fatto la maggioranza? Si è ricordata (chissà perché solo ora) che il contratto prevedeva un affidamento di 9 anni + 2. Sulla base di questo, ha impegnato con una mozione urgente l’assessore l’amministrazione e il dirigente responsabile a prorogare ancora la gestione. Ma dopo una proroga tecnica si può prorogare ulteriormente? Non ci è stata comunicata in consiglio questa fattibilità.
Ecco allora in arrivo un altro pasticcio targato Giorgino, che farà sprofondare tutta la faccenda in pastoie legali e amministrative, col solo risultato di prendere tempo ancora, di restare nella confusione, di privare i cittadini di un altro servizio che funzionava benissimo e divenuto parte integrante del tessuto sociale della città.” conclude Di Bari.
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