Il consigliere comunale di Trani, dott. Domenico Briguglio, si interroga sulle sorti dell’ospedale tranese e in particolare sulla reale funzionalità del pronto soccorso. Una riflessione nata dopo l’esperienza vissuta dal dott. Briguglio proprio la vigilia di ferragosto a nosocomio tranese.
“Il 14 agosto 2018 ho vissuto la disfatta del nostro nosocomio, ha detto al microfono di BATmagazine il dott. Briguglio. Alle ore 14 ho accompagnato un degente al pronto soccorso e là si è visto lo sfascio dello stesso. Oggi vediamo pagine di giornale piene di articoli a firma di alcuni consiglieri e mi chiedo loro dove erano 18 anni fa quando Briguglio gridava in difesa dell’ospedale.
A fronte di una decina di pazienti in sala di attesa, che avevano bisogno di cure, c’erano il dott. Di Candido, due infermieri e un ausiliare. Il dottore è diventato di colpo portiere dell’ospedale, scriveva ricette e si dimenava da una stanza all’altra per dare soccorso.
Qual è il gioco di questa sanità in questa città e accade solo a Trani. Chi oggi sta amministrando e si fa paladino di una sanità ormai defunta perchè non inizia a ragionare in modo diverso perchè nessuno si è fatto avanti da 15 anni a questa parte. Qual è il gioco e i patti che hanno fatto gli amministratori e i politici che mi hanno preceduto”.
Lei si chiede qual è il gioco di questa sanità, ma lei cosa suggerirebbe all’amministrazione?
“Innanzitutto farei vedere le degenze passive. Quanta gente va fuori dal loro comparto con costi elevatissimi. Perchè dobbiamo spendere soldi all’esterno quando possiamo ripotenziare tutto all’interno”.
Insomma il dott. Briguglio in sintesi dichiara che bisogna potenziare o Bisceglie o Trani e non lasciare degli ibridi, perchè non servono a nessuno, fanno male alla sanità e ai pazienti.
VIDEOINTERVISTA al consigliere Comunale dott. Domenico Briguglio
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