“Aiutiamoci reciprocamente”.
Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini prima dell’inizio del vertice in prefettura a Foggia. A convocarlo è stato proprio il vicepremier all’indomani dei due incidenti in cui, sabato scorso e lunedì, sono morti complessivamente 16 braccianti agricoli stranieri.
Il vertice con il ministro Salvini segue l’incontro, sempre in prefettura, con il premier Giuseppe Conte. Sia il ministro sia il premier hanno incontrato una delegazione di migranti. Ai giornalisti è stato concesso al momento di entrare nella stanza in cui si è tenuto il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica solo per alcuni minuti e per scattare alcune foto.
“Svuoteremo progressivamente i ghetti. Non è possibile che in una società avanzata come la nostra si parli di ghetti che vivono al di fuori della legge, ha detto Salvini. Si sta già lavorando e sono a disposizione alcuni milioni di euro per superare la fase emergenziale. Dobbiamo inoltre aggredire i patrimoni dei mafiosi che campano con il caporalato. La lotta alla mafia e allo sfruttamento è una priorità mia e del governo. Useremo tutte le armi a disposizione per non far nuocere questi delinquenti. Aver abbassato il numero di sbarchi, probabilmente, riduce anche gli affari per chi sfrutta questa persone”.
Salvini ha parlato anche di caporalato.
“C’è una legge sul caporalato che deve essere migliorata e aggiornata per permettere ad agricoltori perbene di poter lavorare legalmente e regolarmente. Non voglio e non permetto che l’agricoltura foggiana e l’agricoltura italiana venga etichettata come fuorilegge perché pochi usano mezzi mafiosi per arricchirsi”.
In vista dell’incontro sulla sicurezza, sul palazzo di fronte alla prefettura di Foggia è comparsa una scritta ingiuriosa nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“Ci auguriamo – si legge sulla pagina facebook della Lega di Foggia e provincia – che si possano punire i responsabili in modo esemplare”.
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