Con le richieste di costituzione delle parti civili è iniziata l’udienza preliminare per il rinvio a giudizio dei presunti responsabili del disastro ferroviario che il 12 luglio 2016, sulla tratta Andria-Corato, costò la vita a 23 persone e il ferimento di altri 51 passeggeri. Hanno chiesto di costituirsi nei confronti dei 18 imputati e della società Ferrotramviaria la Regione Puglia, i Comuni di Andria, Corato e Ruvo di Puglia, diciassette famiglie delle vittime e alcuni sopravvissuti, numerose associazioni, tra le quali Codacons e associazioni a tutela dell’ambiente e degli animali, per un totale di circa cinquanta parti civili. Assenti tutti gli imputati, ad eccezione del capostazione di Corato e il dirigente dell’Ustif, Pietro Marturano. Si tornerà in aula il prossimo 7 settembre. “È incoraggiante che sia già iniziata l’udienza preliminare. Altri processi di strage hanno avuto tempo molto più lunghi” ha detto Daniela Castellano, figlia di una delle vittime, che oggi ha assistito all’udienza con molti altri familiari. “Si spera che al più presto – conclude – tutte le responsabilità vengono accertate e punite”.
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