A volte le cose facili diventano difficili, dopo l’articolo apparso sui social da parte del rappresentante della RSA Dott. Daniele di Lernia e non da ultimo l’articolo apparso su Traniviva del giornalista dott. Giovanni Ronco, non potevo tenermi fuori dal dire la mia sull’argomento, tanto caro a tutta la Città, ovvero sui parcometri ed ausiliari del traffico.
Sinceramente nella testolina di qualcuno, dopo i primi passi di legislatura, cominciava a balenare la parola parcometri, pian piano il padre ha compreso che era importante interessarsi della cosa per tante ragioni è ha iniziato a far capire a quei consiglieri impavidi che questa è cosa mia e qui decido io.
Allora, la cosa per molto tempo ha giocato ad essere elastica, oggi si fa e domani non si fa, alla fine solo pochi intimi sono riusciti a buttarsi nella mischia.
Ecco spuntare una bella parola anglosassone che tanto piace, si fa un project financial sui parcheggi, come se già non ne avessimo abbastanza di privati (vedi cimitero dove alcune cose ancora oggi non quadrano, e qualcuno si sta vendendo la fontana di Trevi, come nel film di Totò non essendone proprietario).
Osservando solo i bilanci di Amet spa degli ultimi tre anni, si evidenzia che l’incremento delle entrate cresce ogni anno , da 282.000 euri a 332.000 nel 2016 e per finire a 400 mila nel 2017, quindi mi domando perché volutamente ci si lamenta del servizio e si scaricano le colpe sui poveri ausiliari del traffico? E perchè non si interviene nella zona porto- cattedrale e villa comunale sui parcheggiatori abusivi che prolificano come funghi e tolgono risorse finanziarie al Comune? (le soluzioni al sindaco le abbiamo fornite sin dal lontano 21/5/2017 con Pec). Devo forse pensare, che ci sia la volontà di far intendere che il servizio non sia proficuo ed è per questo più facile esportarlo nelle mani del privato, a questo proposito , mi domando: “il privato ridurrà la quota di offerta dell’aggio da rilasciare all’Ente”?
In Amet spa la famosa gara dei parcometri si era fermata e non capiamo bene per quale volontà, certamente il sindaco in data luglio 2017 aveva in qualità di socio unico espresso la sua ferma volontà, dopo che al Comune una ditta presentò una formale proposta inerente il piano parcheggi, attraverso la formula del progetto di finanza (privati). Il tutto fu sollecitato ad amet con la chiara indicazione di procedere in tale direzione , agendo in tempi brevi ,(si aveva fretta) affinché il progetto fosse elaborato entro il 30/7/2017.
La cosa che ci ha poi lasciati basiti, sono state le chiare affermazioni del sindaco in consiglio comunale vedi la seduta del 27/4/2018, dove a microfono dichiara che i parcometri non risolvono, comunque il problema parcheggi (??).
Alla luce di ciò sembra evidente e mi riallaccio alla nota della RSA degli ausiliari al traffico, sposando in pieno la loro considerazione, sembra lampante che forse qualcuno ha deciso chiaramente di dismettere il servizio e affidare il tutto ai privati. Certamente lo capisce anche il più profano Amministratore delegato di qualsiasi azienda, che se il servizio ausiliari viene debitamente incrementato con mezzi e logistica porterebbe grandi numeri nelle casse di Amet spa (quest’anno l’utile è stato al netto di costi che non dovevano gravare su quel servizio pari a circa 32.000 euro) un servizio che viene oggi svolto alla meno peggio grazie e dico grazie al sacrificio delle unità degli ausiliari al traffico.
E’ semplice imbattersi, girando per le proprietà comunali nell’incuria e nella trascuratezza del proprio patrimonio mobiliare, ebbene il comune detiene in completo stato di abbandono n.3 mezzi ( n.2 auto di cui una elettrica ed un motorino, conservo le foto) che possono in meno di uno schiocco di dita divenire con pochi soldi efficienti (bastava una festa in meno) ed essere utilizzati da Amet spa, garantendoli successivamente agli ausiliari del traffico.
Mezzi che permetterebbero agli stessi di raggiungere in un batti baleno zone non coperte per i controlli dei parcheggi (più soldi nelle casse Amet) Perché non si è pensato a questa soluzione? Alla luce di ciò, quindi risulta più semplice non fare nulla per risolvere il problema.
Cari cittadini comunque mi rimane un cruccio, chi non vuole attuare i parcometri? Chi vuole portare questo servizio economicamente molto vantaggioso per Amet spa per forza di cose nelle mani di un privato?
Per le risposte consiglio ai cittadini di osservare attentamente l’andamento di ciò che accadrà in Amet spa fino alla fine dell’anno e poi il quadro sarà molto, ma molto più ben delineato a chi andava a genio.
CONSIGLIERE COMUNALE INDIPENDENTE ANNA MARIA BARRESI
Send this to a friend
SI VA BENE CONSIGLIERA AVANTI FATEVI SENTIRE