L’Associazione dei produttori olivicoli Aproli Bari, guidata da Franco Guglielmi, esprime grande preoccupazione sull’accordo firmato sull’olio da Federolio-Coldiretti-Unaprol che evoca con “Italico” in etichetta un’origine Italiana che di fatto non c’è, se non in parte.
“Senza entrare nel merito dell’accordo – spiega Guglielmi – sicuramente non abbiamo bisogno di generare ulteriore confusione nei consumatori e la dicitura “Italico” può solo disorientare il consumatore. Ben vengano nuove proposte di rilancio per il settore ma che siano chiare e trasparenti per i consumatori, se vogliamo tutelarli e tutelare il prodotto realmente italiano e i nostri produttori“.
“Ribadiamo con forza che un blend di oli comunitari non deve essere confuso con olio italiano – continua –. Per anni abbiamo invitato i consumatori a leggere l’etichetta e scegliere in modo trasparente e consapevole olio 100% italiano a tutela del consumatore, del nostro territorio e dei nostri produttori ed è quello che vogliamo continuare a fare con chiarezza e trasparenza: “Italico” non è italiano“.
“Abbiamo anche – conclude Guglielmi – grandissime perplessità dal punto di vista strettamente normativo, dovrebbe essere adeguata in qualche modo la normativa sull’etichettatura, giustamente rigida e a tutela del consumatore su indicazioni che potrebbero indurlo in errore“.
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