“Barletta può diventare una città a ‘misura di cittadino’- ha sostenuto, in una nota, il candidato sindaco (PD) Dino Delvecchio –
Tutelare idiritti di ciascuno è un dovere, ecco perché per l’azione amministrativa è prioritario anteporre le esigenze della collettività.
Non si tratta di mero ‘assistenzialismo’ ma di fornire strumenti idonei a favorire un livello superiore di qualità della vita in una città che possa definirsi attenta, inclusiva e solidale.
Occorre andare oltre il concetto di ‘welfare’, che nella sua accezione può indurre a luoghi comuni o a stereotipi generici, puntando invece su ciò che di concreto un’Amministrazione pubblica può fare.
Ecco perché uno dei primi obiettivi da raggiungere deve essere necessariamente quello di portare a compimento l’iter relativo all’avvio delle attività nella struttura comunale dell’Angioletto di via Barberini.
L’immobile, destinato a Centro sociale polivalente per diversamente abili, deve tornare quanto prima a servizio della città.
Si dovranno recuperare i ritardi e superare le lungaggini burocratiche e amministrative che ancora non consentono a questa importante struttura di svolgere le sue attività. Sta di fatto che a pagarne le conseguenze sono i cittadini.
Non è più tollerabile che continui contenziosi ostacolino la realizzazione di
obiettivi qualificanti per la città. Ecco perché bisogna intervenire
subito.
Solo così Barletta potrà far valere il primato dello spirito di
comunità”.