Una due giorni per parlare di economia della cultura con esperti del settore nazionali e internazionali.
Ad ospitare la doppia iniziativa, organizzata dall’eurodeputato del gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo On.Elena Gentile, saranno le città di Barletta, giovedì 10 Maggio alle 16.00 presso la Sala Rossa Palumbieri in Piazza Castello, e la città di Ordona (FG), venerdì 11 Maggio alle ore 9.30 presso il Museo Civico Archeologico di Herdonia in Via Soldato Pasculli, 26.
Attraverso il lavoro di coordinamento di Ledo Prato (manager culturale, segretario generale Mecenate 90) e di Giusy Caroppo (storica dell’arte e curatrice) è stato possibile costruire un ampio programma di relatori che offriranno uno spaccato e una serie di approfondimenti sull’economia della cultura nell’anno in cui l’Unione Europea celebra il suo patrimonio culturale.
L’iniziativa dal titolo “L’economia della cultura nell’anno europeo del patrimonio culturale – Visioni e prospettive” punta quindi a rilanciare il tema del patrimonio culturale e artistico come elemento di sviluppo del territorio e come occasione per aprire nuovi spazi d‘impresa.
«Il patrimonio, la cultura, l’arte, -spiega infatti l’On.Elena Gentile organizzatrice dell’evento- costituiscono un asset strategico per aprire nuovi spazi d’impresa e di lavoro in Europa e quindi nella nostra terra.
Non basta infatti solo presentare l’offerta dei bandi oggi disponibili, ma stressare il sistema, incentivare gli operatori a sviluppare quelle figure professionali nuove che oggi richiede il mercato.
Per questo racconteremo, in queste prime nostre tappe, come sia possibile valorizzare “patrimonio”, “territorio” e “capitale umano” e da qui ripartire per creare economia».
«È questo il tempo in cui pensare alla di reti di competenze, orientare alla crescita ed allo sviluppo di nuova e buona economia.
Il patrimonio culturale è una straordinaria opportunità che va colta per costruire futuro. Servono competenze, visioni e strategie d’insieme. Non basta quindi, -conclude l’eurodeputato-solo la disponibilità di risorse. Serve molto altro. Questo è lo sforzo da mettere in campo.”
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