È aperto il sottopasso tra via Einaudi e via Papa Giovanni XXIII.
L’ulteriore, decisiva opera del complesso programma di superamento dei passaggi a livello sul territorio cittadino è stata compiuta da Rete Ferroviaria Italiana sulla base di una convenzione con il Comune che lungo l’annoso percorso ha conosciuto, e ancora presenta, notevoli difficoltà operative.
Le verifiche delle ultime ore hanno consentito di procedere alla consegna dei lavori già eseguiti mentre proseguono altri interventi in vista della chiusura del passaggio a livello di via Milano.
Per l’intervento ancora più impegnativo di via Andria che punta a riunire organicamente tutte le aree urbane divise sia dalla linea ferroviaria Foggia – Bari sia dalla Ferrotramviaria si è in attesa dell’esito della caratterizzazione del terreno per ridefinire la progettazione e l’esecuzione della complessa opera in condizioni di sicurezza per i lavoratori e i cittadini.
L’infrastruttura che intanto consente di collegare tre popolosi quarteri della città, prima della dedica a Sandro Pertini, è stata presentata agli abitanti del quartiere nell’auditorium della parrocchia di San Nicola, dal sindaco Pasquale Cascella e dall’assessore ai Lavori Pubblici Maria Antonietta Dimatteo, alla presenza dei dirigenti e dei tecnici dei settori comunali di competenza,
dei rappresentanti della committente Rete Ferroviaria Italiana ing. Saverio Carone e ing. Domenico Fiorella, del Direttore dei Lavori della società progettatrice Italferr S.p.A. ing. Stefano Corvo, coadiuvato dall’ing. Donato Lippolis, del Direttore di cantiere dell’impresa appaltatrice Doronzo Infrastrutture S.r.l., ing. Giorgio Boscarol.
Si è dato puntualmente conto delle difficoltà dei lavori avviati nel novembre del 2016 con la sistemazione sotto i binari, al Km 592+875, senza interruzioni del traffico ferroviario, della massiccia struttura portante, il cosiddetto “monolite”, che hanno dovuto misurarsi in particolare con una ridislocazione di sottoservizi non documentati.
I cittadini, d’altra parte, hanno dovuto adeguarsi anche all’istituzione di un sistema viario provvisorio con il trasferimento temporaneo del mercato settimanale in via Rossini.
Ed è proprio ai residenti che hanno saputo tollerare i disagi verificatisi, dando prova di civismo con la consapevolezza dell’importanza dell’intervento in atto che è andato il primo, sentito ringraziamento del sindaco Pasquale Cascella:
“Abbiamo voluto dedicare la nuova strada di collegamento al sottovia a Sandro Pertini, partigiano, uomo politico e presidente della Repubblica, da tutti ricordato per la determinazione nell’affrontare le difficoltà.
Con l’identico, costruttivo spirito, in occasione del Primo Maggio, che pone il valore del lavoro a fondamento della Costituzione e richiama all’impegno per il progresso, si è inteso consegnare alla città un’infrastruttura strategica per la riunificazione di aree urbane per troppo tempo divise fisicamente dalla linea ferroviaria.
C’è ancora da operare per l’imminente consegna dei lavori per il sottopasso pedonale che da via Manin si è dovuto spostare in via Milano, e l’attuazione dell’intervento previsto in via Andria, ma si è data la prova che la tenacia nel cercare le soluzioni anziché cedere alle problematiche consente di affermare lo spirito migliore della nostra comunità”.
L’assessore Dimatteo, nel corso dell’incontro pubblico, a cui hanno partecipato parlamentari, assessori, consiglieri e rappresentanti delle forze politiche del territorio ha illustrato, con il contributo di alcune diapositive, le complesse fasi dei lavori appena ultimati che consentiranno agli automobilisti di raggiungere più celermente le zone interne dell’abitato o l’area costiera evitando di congestionare il traffico e gli incolonnamenti ai semafori, quindi, la festa dei cittadini attorno alle targhe della strada intitolata a Sandro Pertini, e subito la sperimentazione dei nuovi percorsi stradali – due assi viari e una rotatoria – disciplinati con due ordinanze dirigenziali emanate dal Settore Vigilanza / Ufficio Tecnico del Traffico. Un’altra barriera è caduta.
Send this to a friend