Eccole le macchine da guerra progettate da Leonardo Da Vinci, il più grande genio di tutti i tempi, e realizzate dall’artista salentino, Giuseppe Manisco.
Carri falcianti, cannoni, mitragliere, dispositivi di attacco e difesa delle mura di una fortezza, sono in esposizione fino al 10 giugno 2018 presso il Palazzo delle Arti “Beltrani”.
Armi richieste dai signori della guerra del suo tempo, il lontano Cinquecento, e alla cui progettazione Leonardo non poteva sottrarsi, per questo definiva l’arte della guerra “cosa bestialissima”. Di qui il titolo della mostra: “Il Genio. A Trani. L’arte della guerra: cosa bestialissima”.
BATmagazine ha incontrato l’artista mentre illustrava ai visitatori le macchine da guerra in esposizione e, in esclusiva per la nostra testata on line, anche il loro funzionamento. Sono dispositivi progettati da Leonardo ma mai realizzati: si tratta, infatti, di opere inedite presentate al grande pubblico dal loro stesso autore in “PRIMA ASSOLUTA” e realizzate con i materiali e le tecniche in uso all’epoca della progettazione. Nei prossimi giorni tutti i visitatori e le scolaresche potranno vederle anche in funzione.
Giuseppe Manisco è autore di una cospicua collezione che dal 2009 è protagonista di tappe di straordinario successo in Italia e all’Estero. Gli è stata conferita la Laurele a Honoris Causa per la sua passione e dedizione agli studi vinciani, è autore di più di oltre cento splendide Macchine, in gran parte in scala reale, tratte dai disegni del genio fiorentino; con estrema cura, derivante dallo studio meticoloso ed approfondito dei progetti di Leonardo, il Manisco se ne è fatto interprete umile ed appassionato, riproponendo in prima persona alle migliaia di visitatori un percorso unico, tra principi fisici, applicazioni belliche, curiosità ed aneddoti di una vita eccezionale, spesa ad indagare i segreti dell’universo.
Un viaggio avvincente tra macchine così suggestive da meritare l’attenzione delle telecamere RAI 3 in un servizio curato da Marcello Favale, di quelle di RAI 2 in un servizio a cura di Lino Lombardi e della trasmissione “Sereno Variabile” di Osvaldo Bevilacqua.
La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 18.
VIDEOINTERVISTA: Giuseppe Manisco, artista
VIDEO – Dispositivo di difesa delle mura di una fortezza
VIDEO – Funzionamento di una balestra
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Il più grande artista è Gesù di Nazaret, se la Sindone di Torino è un suo autoritratto di natura miracolosa. Al suo interno contiene la perduta o forse solo nascosta Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci. Tramite la somiglianza del volto contenuto nell’immagine della ferita al costato della Sindone, con il volto urlante del guerriero centrale, Niccolò Piccinino della Tavola Doria che della Battaglia di Anghiari di Leonardo realizzata a Firenze a Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento, riproduce La lotta per lo stendardo. I geni hanno un intelligenza simile nel metodo, producono opere analoghe, e hanno un volto somigliante nella maturità. L’autoritratto di Leonardo ricorda il volto sindonico. Cfr. ebook/kindle. “La Sindone di Torino e le opere di Leonardo da Vinci: analisi iconografica comparata”.