Colpito ancora una volta il cuore dell’Europa da un presunto attacco terroristico: un furgone è piombato sui tavolini di un bar all’aperto a Münster, in Germania. Secondo un primo bilancio ci sarebbero almeno 4 morti (incluso l’attentatore) e circa 30 feriti, di cui 6 in pericolo di vita.
L’attacco è avvenuto alle ore 16:30 circa del pomeriggio di oggi, nei pressi della parte vecchia della città universitaria di Münster, nella piazza Kiepenkerl. Il guidatore, che con molta probabilità sembrerebbe abbia agito da solo, si è suicidato subito dopo sparandosi alla testa. La zona è stata immediatamente blindata dalla Polizia Locale che ha intimato tutti di allontanarsi, coadiuvando gli artificieri intenti nel verificare se a bordo del furgone siano presenti esplosivi, in quanto sembrerebbe essere stato trovato un pacco sospetto all’interno del furgone.
Intanto, proseguono a ritmo sostenuto le ricerche su eventuali complici. La Polizia della città tedesca ha twittato: “La situazione è ancora poco chiara. Vi preghiamo di non fare speculazioni“, invitando la popolazione a non fornire informazioni inutili e fuorvianti.
Fonti della Farnesina riferiscono che sono in corso le verifiche per accertare l’eventuale coinvolgimento di connazionali nell’attentato.
E’ notizia di pochi giorni fa, in Puglia, dell’arresto a Foggia di un 59enne cittadino italiano di origine egiziana, sposato con un’italiana di 79 anni e presidente dell’ associazione culturale islamica “Al Dawa”, il quale durante le sue lezioni di religione che teneva due volte alla settimana, indottrinava bambini tra i 4 e i dieci anni, che frequentavano il suo centro culturale, a “combattere i miscredenti, tagliando loro la testa“.
di Damiana Dorotea Sgaramella
Foto: Il Secolo XIX
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