Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, erede dei Comitato per il No al referendum costituzionaledel 4 dicembre 2016, ha preso atto che il risultato di quel referendum è stato seguito da una legge elettorale (c.d. “rosatellum”) che il 4 marzo scorso ha impedito a noi elettori di scegliere i nostri rappresentanti. – si legge in una nota diffusa dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale – Comitato “P. Calamandrei” – Barletta, insieme all’Associazione “I. Giordani”-Barletta e ANPI-BAT e ARCI “F. Cafiero”-Barletta –
Infatti i parlamentari ancora una volta sono stati nominati dall’alto e il risultato del voto ha sconvolto molte previsioni, confermando la crisi delle Istituzioni e della rappresentanza. Da queste considerazioni e dalla ferma convinzione di avere la nostra Costituzione come bussola della nostra vita politica e sociale, sono nate tre iniziative per la raccolta delle firme per leggi di iniziativa popolare (LIP): due proposte dal CDC ed una terza proposta da Lip-Scuola e sostenuta dal CDC.
La prima proposta di legge ha l’obiettivo di riaprire la discussione politica e parlamentare per cambiare la legge elettorale in vigore, censurabile per il metodo seguito (imposizione con il ricorso a ben 8 voti di fiducia tra Camera e Senato) e per il merito (elezione di parlamentari imposti dai capi partito anziché scelti dagli elettori, in continuità con il “porcellum”), con ciò contribuendo all’ulteriore deterioramento della qualità della democrazia nel nostro Paese.
La nostra proposta di legge di iniziativa popolare prevede una riforma dei meccanismi attuali sulla base di due principi: la scelta dei parlamentari da parte degli elettori e la sostanziale proporzionalità degli eletti senza premi che regalino una maggioranza col trucco per ottenere la governabilità.
La seconda proposta vuole rimuovere dalla Costituzione il vincolo del pareggio di bilancio (articolo 81) che è stato inserito nel 2012, nel periodo del governo Monti; le classi dirigenti dell’Italia – in quel momento fecero in modo subalterno questa scelta sbagliata ed inaccettabile subendo le pressioni europee sull’austerità e pregiudicando il futuro e il rispetto dei diritti fondamentali previsti dalla Costituzione e da normative internazionali.
Non si propone la modifica della Costituzione ma il ritorno alla sostanza del testo precedente le forzature introdotte.
Il CDC ha poi dato sostegno alla terza proposta di legge di iniziativa popolare riguardante la scuola pubblica con cui si intende riaprire, in una nuova fase, il confronto su una materia delicata e importante come la scuola nel nostro Paese, laddove invece la cosiddetta “buona scuola” ha generato un ampio divario tra i governi Renzi e Gentiloni e l’opinione del personale della scuola, degli studenti e delle famiglie.
Quindi tre proposte di legge di iniziativa popolare sulla legge elettorale, sulla politica economica, sulla scuola pubblica secondo Costituzione con l’obiettivo di riaprire temi su cui si è cercato di chiudere la discussione e che, per essere accolte dal Parlamento italiano, devono avere il sostegno di almeno 50.000 firme valide di cittadini italiani.
Pertanto il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Comitato “P. Calamandrei” di Barletta, lancia nella nostra città la raccolta delle firme invitando tutti i cittadini a sostenere queste 3 proposte di Legge di Iniziativa Popolare apponendo la propria firma presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Barletta (dal lunedì al venerdì, orario 9,30-12,30; martedì e giovedì anche 15,30.17,30) o presso il GrowLab
in Corso Vittorio Emanuele n°63.
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