Cambio al vertice dell’Adgi (Associazione Donne Giuriste Italiane) di Trani. Alla presidente, Avv. Giuseppina Chiarello, fondatrice della sezione di Trani e ora neo eletta alla vice presidenza nazionale per il SUD, subentra, per acclamazione, l’avv. Roberta Schiralli, penalista e consulente legale del Centro Antiviolenza RiscoprirSi di Andria.
Rinnovate le cariche anche nel consiglio direttivo: sono risultate elette le avvocate Lucia Ghinelli, Maria Tiziana Rutigliani, Anna Chiumeo e la dott.ssa Caterina Navach. Il neo consiglio eletto, su intesa con la Vice Presidente Nazionale per il Sud ha eletto con mere funzioni consultive, l’avv. Stefania Larosa con delega ai rapporti con i comitati delle pari opportunità dei vari ordini professionali. Per statuto l’ ADGI, come hanno tenuto a precisare le avv. Chiarello e Schiralli “ prevede la promozione e la partecipazione paritaria delle donne alla vita sociale, politica e lavorativa, rimuovendo gli ostacoli normativi, amministrativi e sociali. Questo è il fondamento principale dell’associazione che ha guidato fin’ora e continuerà a farlo tutte le nostre attività”.
L’avv. Giuseppina Chiarello, fondò, due anni or sono, la sezione di Trani insieme ad altre cinque colleghe. In questo periodo, la sezione di Trani dell’Adgi ha aumentato il proprio organico contando ben cinquanta nuove iscrizioni, e ciò “oltre a testimoniare la serietà e l’impegno della sezione, è motivo di grande soddisfazione”, come sottolinea la neo vice-presidente nazionale per il Sud, avv. Giuseppina Chiariello.
Tracciando un bilancio dei primi due anni di attività, l’avv. Giuseppina Chiarello, soddisfatta per aver passato il testimone alla collega Schiralli, eletta per acclamazione, ha dichiarato che “Molto è stato fatto in questo breve lasso di tempo di vita dell’Associazione, e, a tal proposito, mi piace ricordare la giornata di studi sulla “Prova nel processo” che ha visto la partecipazione dell’ordine dei commercialisti unitamente a quello degli avvocati, il Corso di alta formazione in collaborazione con l’Università LUM di Trani sul decreto Minniti Zampa in tema di immigrazione che, peraltro, si concluderà il prossimo 4 maggio”.
“Ci inorgoglisce molto – afferma la neo presidente – l’essere riuscite a portare alla attenzione dei vertici della politica e della Commissione delle Pari Opportunità della Regione Puglia, la proposta di modifica della norma che prevedeva la riparazione del danno per il reato di stalking, introdotta dalla legge Orlando. La nostra proposta è stata accettata, frutto non di improvvisazione, ma di comprovata solidità delle argomentazioni apportate d’intesa con l’avv. Chiarello e tutte le socie.
E’ un onore per me assumere l’incarico di presidente – ha continuato l’avv. Roberta Schiralli – per l’unanime attestazione di stima da parte di tutte le socie. Mi prefiggo di proseguire quanto ha fatto Pina Chiarello, carissima amica e collega, e tutte le attività del precedente consiglio direttivo. L’universo femminile mi sta molto a cuore perché, come molti sanno, mi occupo di diritti delle donne da oltre 10 anni collaborando anche, in qualità di consulente legale, con il centro antiviolenza RiscoprirSi di Andria”.
Nonostante le leggi concedano pari diritti alle donne e agli uomini, la strada per l’effettiva uguaglianza è ancora lunga, come tiene ad evidenziare Roberta Schiralli: “ Ed è per questo che con l’associazione, in un tutt’uno con il direttivo e le socie, composto da professioniste di comprovata esperienza, daremo voce all’universo femminile, promuovendo interventi legislativi, studiando la condizione giuridica, sociale, lavorativa della donna e collaborando con le altre istituzioni che si occupano dei medesimi problemi. Mi piace citare a tal proposito una frase di Carla Lonzi , scrittrice e critica d’arte italiana, femminista teorica dell’autocoscienza e della differenza sessuale, fondatrice delle edizioni di Rivolta Femminile nei primi anni settanta del XX secolo, che scrisse testualmente Per uguaglianza della donna si intende il suo diritto a partecipare alla gestione del potere nella società, mediante il riconoscimento che essa possiede capacità uguali a quelle dell’uomo.”
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