Esortazione dell’arcivescovo per la divulgazione e conoscenza del servizio diocesano per l’accoglienza dei fedeli separati, in una lettera ai presbiteri, diaconi, religiosi/e ed operatori pastorali
“Sarà pertanto necessario mettere a disposizione delle persone separate o delle coppie in crisi, un servizio d’informazione, di consiglio e di mediazione, legato alla pastorale familiare, che potrà pure accogliere le persone in vista dell’indagine preliminare al processo matrimoniale (cfr Mitis Iudex, art. 2-3)”.
Papa Francesco, Amoris laetitia, 244
Carissimi presbiteri, diaconi, religiosi/e ed operatori pastorali,
prendendo spunto da questo testo dell’Esortazione Apostolica Amoris laetitia di Papa Francesco che richiama a sua volta il testo del m.p. Mitis Iudex Dominus Iesus con cui il Pontefice ha compiuto significativi cambiamenti nella procedura del processo canonico per la cause di dichiarazioni di nullità del matrimonio, consapevole della responsabilità che il Pontefice chiede al Vescovo diocesano,e a tutta la Chiesa nel ripensare lo stile, i linguaggi ed i gesti per accompagnare le coppie e la famiglia nell’attuale cambiamento d’epoca vi esorto vivamente a continuare ad avere un atteggiamento di accompagnamento, di discernimento e di prossimità nei confronti di ogni persona e ogni famiglia, in modo particolare verso le situazioni difficili o irregolari.
Per fare ciò è necessario che alimentiamo sempre più e meglio all’interno delle nostre comunità parrocchiali una vera e propria “arte dell’accompagnamento” e “pastorale dell’orecchio”, in Diocesi favorita grazie alla presenza del Servizio diocesano per l’accoglienza dei fedeli separati, coordinato dalla competenza di don Emanuele Tupputi, coadiuvato da Consulenti esperti in materia giuridico-canonica ed in pastorale familiare.
Al fine di un migliore coordinamento, don Emanuele Tupputi ha ideato per tutta la Diocesi alcuni supporti pratici ed utili per la pastorale ordinaria come:
1. il Sussidio giuridico-pastorale per aiutare sacerdoti ed operatori pastorali a comprendere alcune questioni legate alla famiglia e alla riforma del processo canonico per la nullità matrimoniale;
2. un depliant informativo ed uno spazio particolare sul sito diocesano per una maggiore conoscenza del suddetto servizio istituito l’11 marzo 2016 grazie alla volontà e lungimiranza del mio predecessore l’Arcivescovo Mons. Giovan Battista Pichierri.
A tal proposito nella sua Lettera pastorale sull’Amoris laetitia “In cammino verso la pienezza dell’amore” Mons. Pichierri oltre ad aver dato degli orientamenti giuridico-pastorali che ritengo ancora idonei e validi per la nostra Diocesi, nel paragrafo “Nuovi stili di sollecitudine pastorale” ha usato delle parole significative che mi piace ricordare, perché sono convinto che per camminare verso la pienezza dell’amore “con, davanti, in mezzo e dietro” al Popolo di Dio: «Siamo chiamati ad essere Chiesa dell’accoglienza, dove nessuno si senta escluso; Chiesa dell’accompagnamento, che offra alle persone la possibilità di un cammino di lungo termine, fedele nel tempo; Chiesa del discernimento, in cui grazie proprio all’accompagnamento si sia in grado di comprendere in profondità la volontà di Dio per le diverse situazioni che i fedeli vivono; una Chiesa dell’integrazione, dove ognuno possa trovare il suo posto» (Giovan Battista Pichierri, In cammino verso la pienezza dell’amore. Lettera pastorale sull’Amoris laetitia, n.10).
A conclusione di questa lettera voglio esortare tutti i sacerdoti, i parroci, gli operatori pastorali, i consultori d’ispirazione cristiana presenti in Diocesi e quanti hanno a cuore il bene della famiglia di farsi divulgatori dei suddetti supporti pastorali, in special modo del depliant informativo e del link sul Servizio diocesano (www.arcidiocesitrani.it/arcidiocesi/fedeli-separati) tramite i propri canali mediatici (siti parrocchiali, dei consultori, facebook, ecc.) al fine di offrire un coordinato servizio d’informazione, di mediazione, di prossimità e di accompagnamento pastorale teso alla riconciliazione, al bene possibile di ogni fedele e capace di alimentare il “desiderio di famiglia” (cfr. AL, 1).
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