“Come sempre ho fatto non cerco mai di inseguire le polemiche perché il mio compito dal 2010 è amministrare la città forte di un consenso politico ribadito in modo netto in due elezioni. Ma a tutto c’è sempre un limite. L’immoralità di certe note stampa e di certi interventi ormai non si conta più. Il gioco è da anni lo stesso: dipingere una città allo sbando amplificandone problematiche e questioni irrisolte per avere un momento di gloria e lucrare un consenso facile. In pratica continue e sistematiche opere di sciacallaggio con l’aiuto, in alcuni casi, di alcuni media compiacenti“, esordisce così in una nota il Sindaco di Andria, avv. Nicola Giorgino, in replica alle dichiarazioni del Movimento 5 Stelle cittadino sui rincari record per la Tari del Comune di Andria.
“Ho voluto fare un confronto tra le tasse Tari di Andria e quelle di Canosa, incontrando il capogruppo del Movimento, Massimo Lovino – aveva affermato qualche giorno fà il consigliere pentastellato, Michele Coratella -. L’appalto è lo stesso, quello con la Sangalli, ma mentre a Canosa sono riusciti a raggiungere una riduzione del 5% per le utenze non domestiche, ad Andria la Tari continua a salire, tanto che siamo ai primi posti in Italia per record di aumento sino al 45%. Mi chiedo: c’è la possibilità di far pagare meno i cittadini? Se ci sono riusciti a Canosa possiamo farlo anche noi ad Andria? Chi deve farlo? Perché non ci prova?“.
“Elenco tre questioni evidenziando la realtà a discapito delle innumerevoli fesserie dette e scritte – ha ribadito Giorgino -. La maggioranza è unita e nonostante un fisiologico logorio dopo 8 anni di governo della città non sono mai, e ribadisco mai, venuti meno i numeri in aula. Nel caso del Consiglio Comunale ultimo andato deserto la questione è legata ad una scelta, nuovamente, del tutto immotivata ed illegittima del presidente del consiglio che è già stata moralmente e politicamente sfiduciata o lo sarà a breve anche in aula. Una presidente che politicamente è eterodiretta da soggetti astiosi che hanno tradito il proprio gruppo politico di appartenenza di centro-destra e che ha sempre strizzato l’occhio ai cinque stelle per motivi a noi ignoti ma non più accettabili“.
Il Sindaco ha voluto fare chiarezza anche sulla questione tariffe: “Il Tar ha dichiarato legittime le deliberazioni relative all’IMU, TASI e TARI, adottate dall’Ente Comunale nell’anno 2015, accogliendo parzialmente il ricorso del Ministero dell’Economia e Finanze unicamente con riferimento alla loro efficacia retroattiva a partire dal 1° gennaio 2015. Una situazione che riguarda tantissimi comuni che hanno votato il 31 maggio 2015 e che quindi hanno avuto difficoltà oggettive nell’approvazione delle tariffe nel tempo indicato dalle norme. Cosa di cui anche l’Anci si è occupato a dimostrazione che vi era una situazione monitorata a livello nazionale e non certo un isolato ‘caso Andria’ come i soliti indegni sciacalli vogliono far credere“.
E ancora, il Sindaco di Andria affronta il tema opere pubbliche: “Mi chiedo ancora perché i cittadini andriesi hanno riconfermato il centro-destra nel 2015 al primo turno e perché i cittadini provenienti dalle realtà a noi vicine giudichino Andria una città radicalmente cambiata negli ultimi anni – prosegue il Sindaco -. Semplicemente vedono la realtà dei fatti a differenza di chi sa solo straparlare e parlar male per motivi politici. Ultima opera, anch’essa per certi versi storica, pronta a vedere la luce è la strada di collegamento di via De Ceglie. Una ennesima opera di ammodernamento che ha visto prodigarsi per anni uffici e parte politica“.
“A differenza di quello che vanno cianciando detrattori e mistificatori per un’opera pubblica terminata occorrono mesi ed anni per questioni innanzitutto burocratiche. Torno ora – conclude il Sindaco nella sua nota diretta alla stampa – al mio operoso silenzio. I cittadini sanno giudicare e capire. E sanno riconoscere le bugie, gli sciacalli ed i pennivendoli distinguendoli dalla gente seria, incline al lavoro ed alla dedizione alla causa”.
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