Per la seconda settimana consecutiva i parchi pubblici della città di Andria, gestiti dalle Associazioni senza fini di lucro, hanno i cancelli chiusi.
Né un avviso, né un cartello né una spiegazione ai cittadini ed utenti, soprattutto bambini, famiglie, anziani, che frequentano abitualmente quei luoghi pubblici.
Da notizie apprese pare che la motivazione per la quale quei parchi siano stati chiusi sia il mancato pagamento dell’assicurazione obbligatoria quindi un problema di natura economica incomprensibile ed inaccettabile.
Tutti i Quartieri di Andria sono in stato di agitazione ed ancora una volta è il Quartiere Europa ad intraprendere l’iniziativa. Il Co-fondatore e Coordinatore del Comitato, Savino Montaruli, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “ci aspettavamo che a distanza di giorni da quando abbiamo manifestato il profondo malcontento per la chiusura dei parchi pubblici in città e nel nostro quartiere qualcuno si degnasse di dare spiegazioni ma le istituzioni restano in silenzio. Se è vero che si tratti di un problema di natura economica piuttosto che di origine burocratica, sarebbe il caso che se ne discuta non solo nella 4^ Consulta Ambiente della quale il nostro Comitato fa parte ma anche in occasione del prossimo incontro del Laboratorio Urbano del Verde che si terrà il 20 marzo, alle ore 17,00, al Chiostro di San Francesco, ad Andria. La Dirigente comunale e l’Assessore al Ramo vengano a dare spiegazioni su cosa stia accadendo perché non sarà tollerato in alcun modo che i parchi andriesi e del quartiere Europa possano restare chiusi anche perché sono un patrimonio pubblico ottenuto con tanta fatica proprio grazie all’abnegazione dei Comitati Civici Cittadini che non intendono in alcun modo soprassedere o restare in silenzio di fronte a tale scempio”.
A proposito della mobilitazione civica il Comitato di Quartiere Europa ha avviato una Petizione Popolare con la raccolta firme a partire proprio dal popoloso quartiere Europa di Andria.
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