Nella nostra città il Movimento 5 Stelle ha ottenuto un grande risultato. Un primo ringraziamento va a Giuseppe D’Ambrosio, il nostro parlamentare, che dopo aver vinto il posto di capolista alle parlamentarie per il proporzionale, ha accettato la sfida propostagli da Luigi Di Maio e ha vinto anche il seggio uninominale contro due big del nostro territorio, come Francesco Ventola e Filippo Caracciolo. In Italia e soprattutto in Puglia abbiamo dimostrato ai nostri avversari che il Movimento 5 Stelle non è solo fatto di click, ma di persone che si recano alle urne, che vogliono cambiare l’Italia. Lo abbiamo dimostrato con la vittoria ditutti i seggi uninominali pugliesi. In più, ad Andria dimostriamo da anni di avere le carte in regola e i progetti pronti per amministrare.
L’onda pentastellata ha coperto tutto il Sud Italia, con buone percentuali anche al Centro e al Nord. Inevitabile una riflessione sulla trazione meridionale del voto ai 5 Stelle. C’è una classe politica da rinnovare. Ma è al sud che si assiste allo spettacolo politico più indecoroso. Per esempio, ad Andria registriamo uncentrodestra alla deriva che gongola pur non avendo inserito in lista nessun rappresentante e non aver eletto nessuno, se non Miss Molise. Il centrosinistra ringrazia tutti e attacca noi, ma è irrilevante in casa propria e mantiene addirittura il gioco al centrodestra, mai attaccato in 8 anni. Noi siamo stati premiati anche per la nostra martellante azione di proposta e soprattutto di verifica e di denuncia. Abbiamo lavorato per informare i cittadini delle tante inefficienze di un’amministrazione comunale che si trascina nella melma da anni.
Inevitabile chiudere con un pensiero a ciò che ci aspetta a livello locale.
Dopo mesi di mancata convocazione del Consiglio, sapete quale sarà il prossimo capitolo di questa saga del ridicolo? La convocazione per il giorno 8 marzo, festa della donna, della commissione consiliare competente per la sfiducia proposta da Forza Italia della presidente del Consiglio Comunale Laura Di Pilato. Alla festa della donna faranno la festa alla donna. Sono queste le priorità dei nostri amministratori?
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