Nella società delle immagini e della comunicazione multimediale, quale senso ha il valore della propria immagine e identità?
Nei tempi moderni, qual’è il senso di proprietà della propria immagine e quali sono agli abusi che possono determinarsi nel utilizzo improprio di condivisioni sui social?
Molto spesso, dietro immagini di gioia e grandi sorrisi si nascondono sofferenze che potrebbero essere la causa di malesseri sociali e personali che trascurati a lungo possono diventare condizioni problematiche.
Inoltre, da un punto di vista psicologico il tipo di immagine che di noi emerge dall’uso dei social diviene emblematico non di una realtà sostanziale ma di una realtà simbolica che spesso crea livelli di sofferenza rispetto al piano della realtà quando i due livelli non si integrano.
Di questo si è discusso mercoledì 21 febbraio 2018, in una giornata tutta dedicata al tema all’interno dell’ente di formazione Effedi di Andria.
L’iniziativa è avvenuta all’interno di un percorso annuale di sensibilizzazione degli studenti ai temi più vicini al mondo giovanile della nostra società, in una logica più ampia per cui un progetto formativo anche di formazione professionale sia innanzitutto un progetto di educazione alla cittadinanza ed alla cittadinanza attiva alla legalità
Ai microfoni di batmagazine, la penalista esperta in diritto penale e tutela della privacy Marina Tritta e la psicologa psicoterapeuta nonché docente dell’accademia Riccarda Sinisi.
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