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Videointervista-DACIA MARAINI: “Femminismo, ha ancora senso parlarne?”

8 Febbraio, 2018 | scritto da Angela Ciciriello

Per la 3^ puntata del 2018 della rubrica “COSA BOLLE IN…PIAZZA” abbiamo incontrato la scrittrice Dacia Maraini: una donna con D la maiuscola, considerata la sua battaglia femminista portata avanti anche attraverso i suoi romanzi.
Racconti che, sin dagli albori della sua carriera, trattano tematiche sociali spesso legate al mondo femminile, profondi e molto sentiti dalla stessa autrice poiché frutto di un vissuto turbolento e non privo di avvenimenti negativi, basti pensare alla sua prigionia, durata due anni, in un campo di concetramento in Giappone dove la famiglia si trasferì per volere del padre Fosco, etnologo e scrittore che volle lasciare l’Italia fascista.
Dacia nasce a Fiesole nel 1936, la sua infanzia si divide tra l’infausta esperienza giapponese e la Sicilia, dove l’autrice si fermerà fino al compimento del suo 18° compleanno per poi trasferirsi a Roma e frequentare il liceo. Vive attivamente e con interesse i moti femministi degli anni ’60-’70, e dopo aver divorziato dal pittore milanese diventa per alcuni anni la compagna di Alberto Moravia.
Ad una donna, oltre che romanziera, poetessa, drammaturga e saggista, come lei le domande da porre sarebbero tantissime, ma ne abbiamo scelte alcune tra cui: “Esiste ancora il femminismo?”, Bisogna continuare a parlarne?“, “Le figure maschile e femminile sono ancora così contrapposte?“.
La “piazza” del nostro incontro è stato l’Istituto “Jannuzzi-Mons. Di Donna” di Andria, dove la scrittirce ha presentato uno dei suoi nuovi libri “Telemaco e Blob – storia di un’amicizia randagia“, evento organizzato dalla libreria Mondadori di Andria che è proseguito nel pomeriggio con la presentazione del romanzo “Tre Donne”, entrambi editi da Rizzoli e di cui ci ha parlato la stessa autrice.

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