La Guardia di Finanza di Mola (Bari) ha denunciato tre imprenditori della zona accusandoli di usare ingenti quantitativi di mosti d’uva da tavola per produrre aceto balsamico di Modena violando il disciplinare Igp (indicazione geografica protetta) che prevede l’esclusivo impiego di particolari vitigni di uve da vino pregiate. Sequestrati 13.500 ettolitri di mosto d’uve da tavola pronti alla trasformazione. “E’ – scrive il consorzio aceto balsamico di Modena – non tanto una sofisticazione alimentare ma vera e propria frode per la commercializzazione di un prodotto di valore economico molto inferiore a quello del mosto d’uva, il solo idoneo per prodotti di alta qualità come l’aceto balsamico di Modena”.
“Siamo molto soddisfatti – dice il presidente del consorzio Mariangela Grosoli – dell’operazione che risponde a pressanti richieste di intensificare i controlli che avanzammo con insistenza a partire dalla scorsa estate quando iniziavano ad emergere dati preoccupanti della campagna vendemmiale”
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