Si è da poco concluso il 2017 e l’anno nuovo si è presentato carico di aspettative, soprattutto per la città di Trani che ha dovuto ripartire “con il segno meno per poter giungere a zero” come ha più volte dichiarato il sindaco Amedeo Bottaro.
Ai cittadini abbiamo chiesto che cosa si aspettano dal 2018 e in particolare cosa vorrebbero venisse realizzato o completato a Trani.
Tra le aspettative a tenere banco è sicuramente la tematica ambientale: “la messa in sicurezza, la bonifica e la definitiva chiusura di tutta la discarica”.
“C’è tanto da fare, dichiarano i cittadini, in primis l’installazione dei parcometri, il ripristino del manto stradale dissestato, il commercio ormai in declino a Trani, concedere agevolazioni agli imprenditori che intendono investire sul territorio, assegnare incarichi ai tranesi e non “ai forestierie “una città più pulita”.
Spazio anche al sociale. “Vorrei che Trani possa diventare una comunità “dementia friendly”, dichiara una psicologa, ovvero una comunità che mira a offrire supporto e comprensione alle persone e alle famiglie che affrontano questa malattia facendo in modo che continuino a sentirsi parte della comunità e possano continuare a essere attivamente coinvolte. La finalità alla base è quella di modificare il modo di pensare dei cittadini rispetto alla demenza, combattendo lo stigma, il pregiudizio e conseguentemente il rischio di emarginazione delle persone con demenza e dei loro familiari”.
C’è anche chi vorrebbe “un serio approfondimento sul vizio del gioco che sta diventando preoccupante e un impegno sulla abitabilità degli anziani, compresa la casa di riposo”.
“Una programmazione di aperture di chiese, palazzi e siti interessanti costante e programmata, calendarizzata, con guide turistiche che facciano rete tra loro”.
Chiara, studentessa, vorrebbe più iniziative culturali e musicali e anche la sistemazione del Centro Storico. A mio parere non è valorizzato come dovrebbe”.
“Per Trani il mio unico desiderio è il TEATRO” con annesso spazio per laboratori artistici”,la volontà di un giovane attivista.
“Più spazio alla comunicazione e più lavoro per far ripartire l’economia della città. Trani offre tante bellezze naturali che vanno soltanto valorizzate e messe in rete. Questa la scommessa vincente”. “In questo anno vorrei che Giardino Telesio diventasse un polmone verde a disposizione del quartiere e la vicina strettoia venisse allargata, il mercato ortofrutticolo di via Andria diventasse un grande centro di aggregazione giovanile in cui i ragazzi possono sbizzarrirsi nelle arti: teatro, danza musica, pittura.
Vorrei una politica che si fermi ad ascoltare i bisogni e le problematiche dei cittadini, specie i problemi quotidiani.
Molto spesso la politica ha sempre da dire qualcosa in più dei cittadini, ha sempre una risposta pronta. Una politica che ascolti e dia soluzioni non risposte”.
“Per il 2018. afferma un docente di filosofia, auspicherei a Trani stabilità politica, affinché l’attuale classe dirigente possa far emergere cultura di governo ed efficacia nell’azione amministrativa, pur nella legittima separazione dei ruoli tra maggioranza e opposizione. In primis gradirei che la classe dirigente si ponesse come obiettivo il miglioramento della qualità della vita, affrontando con pragmatismo e senza ideologismi le grandi questioni sottese, a partire da quella ambientale”.
Risponde anche il politico di turno: “i parcheggi, partendo da quello della stazione. Poi uno nella zona nord, uno per le spiagge, ed un altro zona sud”.
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