Giù le mani dal nostro mare! È un no secco quello ribadito dal sindaco, Paolo Marrano all’indomani dell’istanza presentata dalla società TREVI Energy spa, l’8 gennaio scorso, al Ministero delle infrastrutture dei trasporti – Capitaneria di Porto di Manfredonia, con la quale si chiede la concessione per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia, con l’installazione di 50 pale eoliche al largo dell’Adriatico, nel tratto di costa da Manfredonia a Barletta. Quella richiesta, per conoscenza, è stata inoltrata, per conoscenza, anche al Comune di Margherita di Savoia, ed immediata è stata la presa di posizione dell’Amministrazione Marrano: “Diremo no a quell’impianto” dichiara il sindaco. “Del resto, già in ordine ad una richiesta precedente, avevamo già avuto modo di dichiarare il nostro fermo e assoluto diniego per la realizzazione di impianti con l’installazione di pale eoliche”.
La politica ambientale portata avanti dall’Amministrazione Marrano in questi cinque anni, è sempre stata orientata alla salvaguardia e alla tutela del nostro ambiente, come testimoniato da interventi massicci come il completamento della bonifica dell’ex Saibi, quelli messi in campo con gli operatori delle strutture ricettive e balneari in merito alla fruibilità dei servizi o il nuovo impianto di depurazione: tutte azioni che hanno permesso di ottenere il riconoscimento della Bandiera Blu per quattro anni consecutivi.
“Inoltre, non va sottaciuta la presenza nel nostro territorio – aggiunge il sindaco – della zona umida di importanza internazionale, riconosciuta e recepita dalla Convenzione di Ramsar. La vocazione turistica a cui la nostra città è stata chiamata, facendone della stessa ormai la prevalente fonte di economia, sarebbe totalmente in contrasto con tale tipo di impianti che rappresenterebbero una rovina per il nostro territorio. Rassicuro, pertanto, tutti i margheritani anche in merito ai falsi allarmismi alimentati, evidentemente da movimenti politici nati nell’ultima ora, in vista della imminente campagna elettorale. Movimenti che, leggendo i contenuti dei comunicati, sembrano essere rappresentati da gente avulsa e lontana dalla gestione amministrativa, visto che hanno scambiato una richiesta di pubblicazione per una iniziativa del Comune di Margherita di Savoia. Apprendo con piacere che il locale circolo Pd, in cui vi è anche la consigliera Cusmai, è allineato con noi, almeno su questi temi ambientali, in contrapposizione al loro segretario nazionale che, da capo del Governo, ha sempre sostenuto, progetti come quello dell’installazione delle trivelle nel nostro mare”.
Il netto no all’impianto di pale eoliche è anche occasione, per il sindaco, per tornare su altre questioni di politica ambientale cittadina, sulle quali si sono scatenate ridde di interventi senza senso. “A proposito dell’impianto di essicazione dei sali scelti – sottolinea Marrano – ho solo rappresentato che a distanza di due mesi, dalla mia richiesta di verifica della situazione ambientale, nessun riscontro mi era pervenuto dall’Arpa Puglia e dalla Asl Bat, al contrario di quanto avvenuto per le segnalazioni video di alcuni consiglieri d’opposizione riguardo ad abbandoni di rifiuti presunti pericolosi per la salute. La mia è stata una richiesta fatta su istanza di numerosi concittadini, nulla di più. Eppure c’è qualche movimento dell’ultima ora che ha sollevato più polvere di sale di quanto non ne esca dall’impianto di essicazione. A quel movimento chiarisco che il Comune di Margherita di Savoia non è socio di Atisale s.p.a., ma, come ben noto, di Salapia Sale e pertanto non ha nulla a che vedere con la gestione e le modalità di espletamento dell’attività produttiva di Atisale, che come concessionario è un contribuente alla stessa stregua di altre attività produttive del territorio. Nessuno vuole, per usare frasi ricorrenti, “chiudere l’impianto”, vogliamo solo tranquillizzare i cittadini che hanno fatto le relative segnalazioni che tutto è a norma.
Il benessere dei dipendenti di Atisale – sottolinea il sindaco – sta a cuore a tutti noi: la società è stata ammessa alla procedura di concordato in continuità e non mi risulta dal piano omologato che siano stati previsti tagli. Nessuno faccia demagogia sulla pelle dei lavoratori. Infine, a proposito della presunta svendita degli immobili comunali, come sostenuto dal Movimento dell’ultim’ora, mi sembra doveroso evidenziare che l’ultimo provvedimento non è altro che la conclusione di un iter procedurale previsto e regolamentato. Nessuna svendita, visto che il valore degli immobili è stato determinato dalla agenzia del territorio. La vendita di questi immobili è stata deliberata dal Consiglio comunale ed è stata prevista nel piano di rientro alla Corte dei Conti: piano deliberato dalla attuale maggioranza e dai consiglieri Lodispoto e dall’allora consigliere Galante, per evitare il dissesto del nostro paese. Il ricavato della vendita di quegli immobili sarà destinato a fare investimenti nel nostro paese, visto che si tratta di somme vincolate in bilancio dalla legge. Consiglio al neonato movimento di informarsi sempre prima di aprire uno scontro: la politica ha il dovere di parlare ai cittadini, dando loro informazioni supportate da fondamenta, altrimenti si rischia di cadere subito!”.
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