Notti movimentate a Capodanno negli istituti di pena italiani. In Puglia, nella BAT, nel carcere di Trani gli agenti penitenziari sono stati impegnati a sedare una protesta inscenata da una trentina di detenuti con il lancio di masserizie, pentolame e avanzi di cibo.
Sventato, sempre nel giorno di San Silvestro, un tentativo di fuga da parte di un detenuto ricoverato presso gli Ospedali Riuniti di Foggia. L’uomo trasferito nel pronto soccorso, è stato bloccato dagli agenti che durante la colluttazione hanno riportato leggere lesioni.
Feriti due agenti nel carcere di San Vittore a causa della esplosione di petardi posizionati da sconosciuti nelle ferritorie blindate di accesso alla struttura. Prognosi di sette e dieci giorni per un assistente capo e una agente del 172mo corso di formazione a causa delle lesioni riportate all’apparato uditivo provocate dal forte boato dei petardi. Nel frattempo in un carcere sprovvisto di vigilanza esterna, uomini del nucleo interprovinciale della polizia penitenziaria assicuravano il servizio in Piazza Duomo nell’ambito dell’operazione “Milano Sicura” sottraendo inevitabilmente risorse alla struttura carceraria.
Nel carcere minorile di Nisida in Campania, un agente è stato sequestrato, aggredito e picchiato da un detenuto riportando ferite guaribili in 21 giorni.
“La situazione delle carceri Italiane e di quelle pugliesi – sottolinea il segretario generale nazionale del Co.s.p. Domenico Mastrulli – primeggiano per questi episodi di cronaca. La polizia penitenziaria che lavora sotto organico e in condizioni di totale abbandono denuncia la propria stanchezza morale e professionale. Gli operatori di Polizia invocano maggiore rigore e soprattutto chiedano l’applicazione di norme che non consentano più la libera circolazione di detenuti chiedendo la soppressione del sistema di sorveglianza dinamica con celle aperte”.
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