Asd Apulia Trani – Con il latina stop di rigore

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Spallucci e compagne reggono per buona parte dell’incontro, troppe le assenze.
Ora la cruciale trasferta contro la Virtus Partenope

Nuova sconfitta, la settima della stagione, per l’Apulia Trani, che cede il passo a un Latina che conferma il suo terzo posto in classifica. Come ormai da abitudine, la squadra allenata da mister Francesco Mannatrizio regge il confronto con le prime della classe ma viene condannata dagli episodi. A inficiare la partita, anche le tante assenze: oltre alle squalificate Maknoun e Sgaramella, non sono della gara, a vario titolo, anche Cagiano, Volpe e Riccio, oltre a Diaferia e all’influenzata Uchyama.

In campo, salvo due occasioni per il Latina nei primi dieci minuti con la nuova arrivata Williams e Filippi, la partita non ha offerto grosse emozioni. L’Apulia, complice il reparto offensivo decimato, ha tirato solamente una volta con Borg autrice di una gara da gladiatrice, arrivando fino a rompere il parastinchi nel corso del match. Il vantaggio delle ospiti arriva nel secondo tempo, quando l’arbitro fischia un rigore, apparentemente per un fallo fuori area, e Spagnoli batte freddamente Di Bari.

Una ripresa del campionato inaspettata, ma che va necessariamente archiviata con tutta fretta: nel prossimo turno, ultima giornata di andata, l’Apulia sarà ospite della Virtus Partenope, penultima. Le campane non sono scese in campo questa domenica per un improvviso lutto nella dirigenze, al cui cordoglio si unisce l’Apulia Trani tutta.

APULIA TRANI – LATINA 0-1
Apulia Trani: Di Bari, De Marinis, Chiapperini, Delvecchio, Spallucci, Chabane, Manzi, Di Grazia, Iorio, Sibilan, Borg. A disposizione: Anelli, Ko, Mariano, Ventura, Racioppo. All.re: Francesco Mannatrizio
Latina: Natalucci, Spagnoli, Testa, Di Fazio, Silvi, Maiorca, Chiodetti, Pisa, Filippi, Williams, Ietto. A disposizione: Marescalchi, Grassucci, Furci, Di Federico, Stokan, Messore, Rizzato.
Tabellino: Spagnoli (L) 66’ rig.
Arbitro: Marco Maria Di Nosse di Nocera Inferiore. Assistenti: Pasquale Rutigliani e Michele Spadavecchia di Molfetta