Oggi sarà eseguita l’autopsia sul corpo del 45enne Vito Di Biase, il piccolo malavitoso dedito ad estorsioni e furti di auto, freddato ad Andria in viale Ausonia il 23 gennaio, alle ore 13.00, sotto casa.
Dall’autopsia si ricaveranno elementi utili per capire quanti e di che calibro sono stati i colpi di fucile che lo hanno ucciso.
Intanto la pista di indagine porta a Potenza, quasi sicuramente terra di origine dei killer che lo hanno seguito per tutto il giorno – il Di Biase (sorvegliato speciale) era stato a Trani, accompagnato dai Carabinieri, in tribunale, a seguire il processo del figlio – prima di freddarlo poi con alcuni fucili a pompa.
Il movente è sicuramente legato ad una vendetta per qualche sgarro del Di Biase compiuto negli affari illeciti che organizzava nel potentino, terra di nascita.
Continua però a sorprendere la sproporzione tra la vendetta ed il peso criminale molto piccolo del Di Biase e l’uso di una vistosa Maserati nera per compiere l’agguato.
Vedremo se ci saranno sviluppi ulteriori nelle indagini.
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