Cosa auspicano i cittadini andriesi all’inizio del nuovo anno? Cosa vorrebbero cambiare in questa città e secondo loro quali sono i punti di debolezza?
Abbiamo percorso alcune vie del centro cittadino tra Corso Cavour e Via Regina Margherita ad Andria, per dare voce a quelli che sono i desideri e gli auspici per questo 2018, che ha fatto il suo ingresso da poche settimane, ma i cittadini di Andria hanno già le idee ben chiare!
Dalla richiesta di ulteriori iniziative e attività culturali specifiche anche per i giovani, alla riduzione del costo della TARI, più sensibilità e civiltà da parte degli stessi cittadini, passando per il rispetto dell’ambiente che ci circonda (con minore inquinamento e rifiuti) e un maggiore senso civico; la pulizia e il rifacimento delle strade cittadine; l’incremento della presenza sul territorio delle forze dell’ordine a garantire sicurezza con controlli notturni e interventi mirati sui giovani, spesso protagonisti di atti vandalici ai danni del corredo urbano; fino alla realizzazione di strutture sportive in città.
Un variegato ventaglio di opinioni espresse da uomini e donne, giovani e non, tutte accumunate da un forte desiderio di rinnovamento e innovazione, una sorta di esigenza di svecchiamento delle abituali consuetudini e un rimodernamento non solo nei servizi che la città potrebbe offrire, ma anche nella forma mentis radicata in ciascuno di noi.
Tra coloro che affermano di essere soddisfatti dei piccoli progressi riconosciuti a questa città, grazie allo sviluppo e all’apertura di diversi luoghi d’intrattenimento e aggregazione giovanile, si contrappongono quelli che si augurano una concreta compiutezza delle diverse “opere incompiute” ancora rese inaccessibili al pubblico utilizzo.
E tra gli schivi e i riservati che quasi timidamente hanno rilasciato comunque la propria intervista, c’è chi in assoluta naturalezza ha parlato di quegli auspici che ognuno di noi, in cuor suo vorrebbe si concretizzassero, magari in questo nuovo anno appena iniziato. E per chi sogna anche il “mare” ad Andria… ci stiamo ancora “attrezzando”!
di Damiana Dorotea Sgaramella
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