Doveva essere una festa piena e ricca di colori è così è stato. Le aspettative sono state confermate. Più di 100 bambini delle scuole elementari di Trani hanno partecipato alla “Festa dell’integrazione – Le classi a colori” voluta dalla redazione giornalistica della testata on line BATmagazine e subito condivisa dal Comune di Trani, e dal dirigente scolastico, Michele Maggialetti del 3° Circolo Didattico “D’Annunzio”.
Una festa a colori animata dai volontari della Cooperativa Sociale Xiao Yan Rondine che ride di Trani, insieme agli studenti dell’ITC A. Moro e del liceo psico-pedagocico F. De Sanctis di Trani impegnati nel progetto di alternanza scuola/lavoro hanno.
Tra le tante le attività ludiche proposte a spiccare è stata la grande tombolata. L’estrazione dei numeri è toccata all’assessore alla pubblica istruzione del comune di Trani Debora Ciliento, al dirigente scolastico della D’Annunzio, Michele Maggialetti e alle referenti del circoli didattici presenti. Coinvolti anche i genitori dei bambini stranieri che hanno preparato specialità tipiche della loro nazione.
Alla festa ha voluto esserci anche il sindaco Amedeo Bottaro accolto dai bambini con gioia. L’integrazione deve diventare la normalità non solo nelle scuole ma in tutti gli ambienti di vita, ha detto, Bottaro.
Vedere tanti bambini divertirsi tutti insieme al di là del loro “colore” o estrazione sociale, da padre e primo cittadino mette i brividi sulla pelle. Le differenze etniche appartengono più agli adulti. Nelle nostre scuole da tempo le classi hanno iniziato a colorarsi e questo deve L’istruzione è l’unico metodo per abbattere le differenze e le diversità”.
Soddisfatto il dirigente scolastico della D’Annunzio, Michele Maggialetti: “questa scuola, ha detto, aveva bisogno di integrarsi con il territorio perché ha tante potenzialità non solo dovute alla diversa provenienza degli alunni ma anche ai numerosi progetti didattici realizzati nel corso dell’anno scolastico”. Presente il consigliere comunale Patrizia Cormio a cui è stata conferita, recentemente, la delega ai rapporti con le istituzioni scolastiche.
Integrazione che deve partire da dirigenti scolastici, amministrazione comunale, insegnanti e genitori.
La festa è nata da un’idea di Batmagazine dopo le inchieste realizzate nelle città di Trani, Barletta e Andria relative alla presenza di bambini stranieri in classe che hanno fatto emergere una realtà di accettazione e di condivisione e nessuna criticità particolari, salvo iniziali difficoltà di adattamento. Lo sforzo di dirigenti scolastici, insegnanti, scolari e loro genitori è uno sforzo complessivamente apprezzabile.
Trani ha risposto con grande interesse. Il servizio della giornalista Antonella Loprieno ha infatti ottenuto ben condivisioni, segno che il tema dell’integrazione è avvertito e, se impostato senza pregiudizi, aiuta a conoscere realtà che invece normalmente si ignorano.
Una festa dell’integrazione con una specie di classe elementare dove tra i bambini gli unici colori diversi sono quelli di matite, penne e quaderni.
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