È situata nel centro della città, sotto gli occhi di tutti, ma è come se fosse invisibile e a breve rischia di diventare un ennesimo fantasma. In condizioni di enorme precarietà e nascosta da un’impalcatura da oltre 2 anni, la settecentesca chiesa di San Domenico, il giorno 8 gennaio verrà chiusa per precauzione. Ma è una chiusura sine die. Di certo non vogliamo rivedere una situazione come quella che ha vissuto, per decenni, la chiesa di San Luigi prima che iniziassero e fossero completati i lavori di restauro. Nel 2014, animati da un briciolo di speranza, costituimmo, come prevedeva e permetteva il Fai, il comitato San Domenico finalizzato alla raccolta delle firme necessarie a salvare il nostro bene del cuore. È stata l’unica volta che Trani ha espresso circa settemila firme. Purtroppo, non è bastato.
Oggi con lo stesso spirito con cui costituimmo il comitato, seguendo l’idea di #siamosolocustodi, vogliamo coinvolgere la cittadinanza per un ultimo appello, un modo per far comprendere l’importanza architettonica del monumento, senza tralasciare il grande valore storiografico che riveste nel panorama settecentesco.
Nelle mattinate di domenica 31 dicembre e 7 gennaio, dalle ore 11:00 alle 13:00 sarà ancora possibile visitare la chiesa prima della chiusura definitiva e per gli interessati effettueremo visite guidate gratuite per far capire che cosa stiamo rischiando di perdere, nel silenzio generale e sotto gli occhi di tutti. Ovviamente è gradita la collaborazione di tutti i cittadini alla riuscita dell’iniziativa.
Andrea Moselli, Rita Reggio e Luca Carrabba #siamosolocustodi
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