“Ormai è chiaro a tutti: A.M.E.T. s.p.a., (ex?) gioiello di famiglia del Comune di Trani, viene gestita come fosse una azienda privata”. A dirlo sono Antonio Loconte e Fabrizio Sotero della Rete Civica “Solo con Trani” che esprimono il loro giudizio su un episodio verificatosi qualche giorno fa e che vede protagonista proprio l’azienda tranese. Di seguito il loro intervento:
“L’ultimo episodio, verificatosi lo scorso 21 dicembre, – affermano Antonio Loconte e Fabrizio Sotero – ha assunto i caratteri dell’incredibile: il tradizionale “scambio di auguri natalizi”, per anni avvenuto all’interno dell’azienda stessa, si è trasformato in un vero e proprio incontro conviviale organizzato presso il Centro “Controvento” (gestito dalla Comunità “Oasi2”) che ha lasciato A.M.E.T. s.p.a. “scoperta” per tutto il pomeriggio.
Al “banchetto” natalizio, voluto fortemente dal CdA, composto dalla triade Mazzilli-Danisi-Ventura, sono stati invitati tutti i dipendenti dell’azienda che avrebbero dovuto comunicare la disponibilità a parteciparvi entro il 6 dicembre. L’adesione, tuttavia, non è stata data da tutti: i più “coscienziosi”, spinti da valori morali ed etici, hanno deciso di disertare il simposio per lavorare, evitando che l’azienda restasse completamente chiusa all’utenza creando ulteriori disservizi.
Il Presidente Mazzilli e l’intero CdA, anziché apprezzare il gesto isolato dei dipendenti rimasti a popolare l’azienda, ha emesso una “disposizione di servizio” con la quale ha concesso agli aderenti al “convivio natalizio” di non prestare servizio nel rientro pomeridiano considerando quelle ore (non lavorate) come permesso retribuito! A parte la evidente disparità di trattamento, l’episodio verificatosi pone numerosi dubbi ed interrogativi che vorremmo girare ai diretti interessati.
Innanzitutto, considerata la natura “pubblica” di A.M.E.T. s.p.a., ci chiediamo se il CdA possa decidere che lo scambio di auguri natalizi avvenga durante l’orario di lavoro e al di fuori dell’azienda, determinando la chiusura degli uffici e provocando inevitabili disservizi per l’utenza. Ci chiediamo, altresì, con quale criterio sia stata scelta come sede per il banchetto il Centro “Controvento” (gestito dalla Comunità “Oasi2”) e se lo stesso sia dotato di certificazione HACCP che attesti la regolarità in merito alle norme di sicurezza e igiene alimentare.
Vorremmo ricordare all’egregio Presidente Mazzilli, all’esimio Ad Danisi e alla Consigliera Ventura che A.M.E.T. s.p.a. non è una azienda a carattere privato, che ha chiuso l’ultimo bilancio in rosso, che attraversa una fase contraddistinta da numerosi problemi riguardanti le fatturazioni e le bollette. Alla luce di tanto, consigliamo agli organi apicali di concentrarsi sull’organizzazione e sul rendimento dell’azienda ed evitare di interrompere i servizi per lo scambio di auguri fuori sede con contestuale banchetto del quale non è dato conoscere chi abbia sopportato i costi”.
Send this to a friend