Negli ultimi cinque anni oltre 97 milioni di euro di contributi pubblici sarebbero stati distratti rispetto agli obiettivi di sicurezza per i quali erano stati erogati in favore della società Ferrotramviaria. È uno degli aspetti su cui si concentra la nuova indagine della Guardia di Finanza di Bari, incaricata dalla magistratura tranese di eseguire accertamenti ulteriori rispetto a quelli sul disastro ferroviario del 12 luglio 2016 sulla tratta Andria-Corato che causò la morte di 23 persone. Il reato ipotizzato dai finanzieri è quello di malversazione a danno dello Stato, per il quale sono stati formalmente denunciati all’autorità giudiziaria due dirigenti e il legale rappresentante di Ferrotramviaria.
Nei giorni scorsi la Procura di Trani ha chiuso le indagini sull’incidente, contestando a 18 persone e alla stessa società vari reati legati alle violazioni delle norme sulla sicurezza, oltre a omicidio e lesioni colpose conseguenti al disastro.
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