Il terzo appuntamento della mia rubrica “COSA BOLLE IN…PIAZZA” voglio dedicarlo a Marilù Mastrogiovanni, una donna che non ha avuto paura di dire la verità, di combattere le mafie e di lottare all’insegna della pace e della giustizia.
Tutto questo nonostante le minacce, i manifesti con caricature di lei nella fossa, l’isolamento in cui è stata costretta a vivere, il fango e la valanga di schifo su Facebook, gli insulti della gente, la vita sotto protezione.
Poi finalmente per lei è arrivata la solidarietà, i cortei dei bambini, gli incontri nelle scuole, i colleghi uniti e solidali, ed il premio Gistolisi “GIUSTIZIA E VERITA'” vinto ex equo con Valeria Ferrante del programma Agorà in onda su RAI3.
Franco Giustolisi, giornalista a cui è intitolato il premio, è stato uno storico collaboratore di molte testate nazionali tra cui L’Espresso, giornale per il quale lavorava quando scoprì e denunciò l’occultamento, ad opera di esponenti politici e della magistratura militare, di quasi 700 fascicoli sulle stragi compiute dai nazifascisti in Italia, i cui responsabili risultavano ignoti. Le sue indagini, durate un ventennio, sono culminate nel libro “L’armadio della vergogna”: il titolo fa riferimento all’armadio nel quale erano custoditi i fascicoli, e le cui ante erano (particolare che incuriosì Giustolisi) rivolte verso il muro.
Dal 2015, anno in cui Franco Giustolisi è morto, il premio a suo nome viene assegnato in luoghi simbolo della brutalità nazifascista.
Per questa edizione edizione del premio hanno fatto parte della giuria nomi prestigiosi come Enrico Mentana, Marcello Masi, Livia Giustolisi (che ha voluto fortemente questo premio in memoria del padre), Roberto Martinelli, Daniele Biacchessi, Bruno Manfellotto, Virginia Piccolillo, Marcello Sorgi, Luigi Vicinanza e Lucia Visca. Il premio è sostenuto dal Presidente del Senato, Piero Grasso, che il 14 dicembre consegnerà ufficialmente a Roma il premio alle due vincitrici.
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