Le dita su uno schermo, come collaboratore un robot. Quando “industria 4.0” andrà a regime, sarà una situazione abituale. “Industria 4.0” è il nome dato alla nuova rivoluzione industriale, nella quale le macchine saranno in grado di dialogare fra loro, di muoversi con velocità e precisione impensabili nelle catene di montaggio e le tecnologie digitali saranno la cassetta degli attrezzi indispensabile per qualsiasi lavoratore. Non è uno scenario da incubo, ma un nuovo modello che darà vita a nuovi spazi di lavoro, soprattutto per i giovani. “Industria 4.0” è anche il nome dato dal governo italiano al nuovo piano di investimenti e di incentivi per lo sviluppo economico e occupazionale del Paese.
Un percorso nel quale la Puglia si è conquistata un ruolo da protagonista, soprattutto nella formazione dei professionisti e dei tecnici che saranno impiegati in questo nuovo mondo del lavoro.
Si chiamano tecnici superiori della meccatronica. Posseggono un diploma equiparabile alla laurea breve, ma sopratutto alle spalle centinaia di ore di lavoro in azienda.
L’Istituto Tecnico Superiore “A. Cuccovillo” di Bari, in sei anni, ha sfornato oltre duecento “meccatronici”. E quasi tutti – tra i 20 e i 25 anni – hanno trovato occupazione stabile e gratificante in uno dei settori più innovativi del “made in Italy”: i multinazionali come Bosch, Getrag, ma anche in piccole-medie aziende innovative del territorio.
Tra il 2018 e il 2019 altri 160 ragazzi si guadagneranno il diploma di “Tecnico Superiore” con la prospettiva di essere assunti del 90%. L’ITS “A. Cuccovillo” di Bari è ormai un’eccellenza nazionale. Non solo per la sua capacità di offrire uno sbocco professionale ai propri diplomati nei settori della meccanica, della meccatronica e del sistema casa, ma anche per i tanti progetti di formazione avviati, alcuni dei quali sono diventati un modello virtuoso per tutte le altre regioni. Non è un caso che il “Cuccovillo” sia l’unico ITS del Sud Italia ad aver conseguito per tre anni di fila le premialità del ministero, che lo classifica al 2° posto fra i 90 ITS italiani.
Nella sala consiliare della Città Metropolitana (ex Palazzo della Provincia) si è aperto il nuovo anno accademico, con numerose novità, a cominciare dai sette profili professionali previsti dal piano di studi. I nuovi corsi riguardano il comparto automotive (realizzati in collaborazione con il gruppo Maldarizzi di Bari), le tecnologie ferroviarie (controllo, diagnosi e manutenzione predittiva), l’Automazione, la Robotica avanzata e le macchine (cosiddette intelligenti) che dialogano tra loro.
In occasione dell’avvio del settimo anno accademico, sarà presentato l’accordo quadro nazionale siglato dall’ITS “Cuccovillo” con Magneti Marelli (Gruppo Fca), per la progettazione e il coordinamento del sistema duale di Alta Formazione professionalizzante e di Alternanza scuola-lavoro, alla presenza di Andrea Franco, head Hr Sistemi Sospensioni Magneti Marelli: i ragazzi del “Cuccovillo” faranno esperienza in tutte le sedi italiane dell’azienda torinese.
“La nostra missione – spiega Lucia Scattarelli, presidente della Fondazione ITS “A. Cuccovillo” – è interpretare in pieno ciò che il Piano Industria 4.0 si aspetta dagli ITS. Dunque, fornire le necessarie competenze ad alta specializzazione nel momento in cui servono. La quarta rivoluzione industriale obbliga aziende, istituzioni, associazioni, scuola a fare squadra per vincere una sfida che non ammette temporeggiamenti. E noi, come Puglia e come Sud, dobbiamo essere pronti”.
Soddisfazione è stata espressa dal consigliere delegato alla Rete scolastica della Città Metropolitana Vito Lacoppola. “La vostra capacità – ha aggiunto l’assessore barese Paola Romano, rivolgendosi ai tanti ragazzi presenti – aumenta la capacità del territorio di progredire e di svilupparsi. Bari, non a caso, è diventata la città del 5G. Presto avvieremo un piano per i giovani che prevede incentivi ai tirocini formativi e alle piccole startup”.
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