Il nostro viaggio all’interno della scuola con l’inchiesta “Ius soli”, prosegue e giunge all’Istituto 8° Circolo Didattico Rosmini di Andria.
Abbiamo incontrato la docente prevalente Francesca Caterino, insegnante di una classe mista, la quale ci ha parlato della sua esperienza contestualizzata all’argomento delicato che sta facendo discutere in Italia, quello dell’integrazione e della convivenza a partire dai più piccoli.
“In questa scuola c’è una inclusione veramente grande, dove ci sono quattro classi miste composte da alunni anche di nazionalità cinese, brasiliana, albanese e da poco tempo anche tedesca“, esordisce la docente. Parole incoraggianti, che esprimono grande soddisfazione quelle di Francesca Caterino, pur non trascurando le effettive difficoltà di integrazione affrontate soprattutto nella fase iniziale, come è successo per Luca bambino nativo in Italia, i cui genitori sono cinesi: “Inizialmente ci sono state difficoltà di lingua – afferma Caterino – soprattutto la comunicazione con i genitori in primis e poi con gli alunni. Far capire ai compagni italiani che quel bambino straniero non riesce a comprendere anche le cose basilari e fondamentali del dialogo italiano, è anche anche questa una difficoltà grandissima“.
Luca ha nove anni, di origini cinesi, ma è nato ad Andria: “Quando trovo qualche difficoltà mi aiutano i compagni e le maestre“, afferma Luca un pò imbarazzato di fronte alle nostre telecamere ma completamente a suo agio nel relazionarsi con noi e soprattutto con la sua maestra Franca.
“Adesso Luca capisce un pò l’inglese, l’italiano come un qualsiasi italiano. Ama pure la cucina italiana – ribadisce sorridendo Alfonso, papà di Luca –. Le maestre hanno aiutato molto Luca“. Esaltante la reazione di Rita, mamma del bimbo: “Lo hanno aiutato in tutto, è come una famiglia, la maestra come fosse una sorella, uguale!“.
di Damiana Dorotea Sgaramella
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