La replica dell’amministrazione Marrano alle parole dell’avvocato Lodispoto
“Quando si parla di personale del Comune l’avvocato dovrebbe ricordare che si parla di un’Amministrazione pubblica e non di una sceneggiata. Che non ci sono buoni e cattivi, ma leggi da rispettare come quella relativa all’anticorruzione (la legge 190 del 6/11/2012 corretta in decreto legislativo 25//201)” dichiara il sindaco, Paolo Marrano.
“Questa Amministrazione non ha mandato via nessun segretario generale, ma sono stati loro (il dottor Giuseppe Borgia e l’avvocato Giuliana Galantino) ad assumere incarichi in Comuni più grandi del nostro”.
Sulla rotazione del personale nessuna scelta tra buoni e cattivi, ma solo atti che rientrano nella normativa: “E’ antipatico dover fare nomi, ma va ricordato all’avvocato che l’architetto Massimo Dadduzio ha scelto liberamente e di sua volontà di ritornare nel Comune di appartenenza, che il signor Rosario Martire aveva chiesto di essere trasferito dall’ufficio Tecnico e per questioni di necessità per il buon funzionamento della macchina comunale, è stato destinato all’ufficio Anagrafe; che quando questa Amministrazione comunale ha deciso il trasferimento del signor De Vincenzis, l’avvocato si complimentò per la decisione, salvo adesso rimangiarsi la parola”.
Sul presunto dissesto finanziario del Comune il sindaco ricorda che “l’Amministrazione comunale ha evitato che l’Ente fosse dichiarato fallito dalla Corte dei Conti e che la stessa ha approvato il piano di rientro (votato anche dal consigliere avvocato Domenico Lodispoto)”. Anche sulle accuse rivolte a questa Amministrazione di aver fatto spendere soldi alla comunità margheritana, la risposta è netta: “Abbiamo dovuto assumere la posizione difensiva a tutela del Comune, a fronte dei procedimenti nati anche a seguito dei tanti esposti dell’avvocato”. Un necessario chiarimento va fatto anche sulla figura del comandante della Polizia Municipale: “Va ricordato all’avvocato che il Comune di Margherita di Savoia ha un responsabile di servizio della Polizia municipale e non un comandante. E’ strano che l’avvocato oggi si erga a paladino dei dipendenti comunali, quando in alcune occasioni non ha lesinato giudizi negativi sugli stessi contro i quali ha inoltrato anche ricorsi alla Corte dei Conti. Purtroppo appena si avvicina la campagna elettorale, l’avvocato comincia a svolgere il compito a lui più gradito: infangare chi sta amministrando. C’è chi vuole amministrare con le chiacchiere, le bugie, la disinformazione e la denigrazione e chi amministra realizzando opere ed infrastrutture per la città. Continui a crogiolarsi nella rabbia, noi continueremo a lavorare per una Margherita di Savoia più accogliente, pulita, sicura, solidale e bella. Ha perso un’altra occasione per stare zitto e tornare nel suo oblio”.
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