Nessuna novità sul fronte del trasporto ferroviario della Bari Nord. Il tratto tra Corato e Andria è sempre interrotto, nè si sa quando sarà riattivato. Tutto ancora sotto sequestro in attesa che le indagini della Procura di Trani si concludano. Ma quando si concluderanno? A 16 mesi da quel maledetto 12 luglio 2016, con 23 vittime e 50 feriti, non vi sono ancora punti fermi in fatto di dinamica e responsabili effettivi. Chissà quando accadrà con i tempi biblici della magistratura italiana che, per troppo tempo, ci ha abituati a indagini clamorose lunghe anni, processi mai partiti o partiti in ritardo con inevitabile (?) prescrizione e tutti a casa!
Ora per quel disastro l’unica novità è della Direzione generale per le investigazioni ferroviarie del Ministero dei Trasporti che il 29 novembre, a Roma, comunicherà ai feriti e ai parenti delle persone decedute i risultati dell’investigazione tecnica effettuata sull’incidente. Ma, c’è un ma. Le investigazioni svolte dalla Direzione hanno come obiettivo il miglioramento della sicurezza ferroviaria, dunque non attribuiscono colpe o responsabilità, di esclusiva competenza dell’autorità giudiziaria.
Dunque quando capiremo qualcosa di più? Quanto la procura di Trani darà elementi certi? Intanto che si aspetta conteremo i giorni. I giorni senza luce piena sulla tragedia avvenuta al kilometro 51. E così di giorno in giorno ne sono passati 604. Quanti ne dovremo aspettare ancora?
CR
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