“Impensabile che i frantoi debbano avvisare la Questura prima di far partire i camion di olio extravergine alla volta delle varie destinazioni italiane – denuncia il Delegato Confederale di Coldiretti Bari e BAT, Angelo Corsetti – per farli scortare fino all’imbocco dell’autostrada, eppure questa è la situazione nella BAT e soprattutto ad Andria, culla dell’olivicoltura pugliese. Nella Provincia di Barletta-Andria-Trani, cioè solo in 3 comuni, gli ettari olivetati sono ben 32.050 e la produzione di olive da olio è in media pari a 1,2 milioni di quintali di olive, numeri che spiegano la razzia di olive e gli assalti ai trasportatori di olio.
“Il comparto oleario solo nel 2016 ha prodotto, nonostante la difficile campagna agraria, ben 180mila quintali di extravergine di grande qualità – commenta il Delegato Territoriale di Coldiretti Bari e BAT, Vito Amendolara – dove Andria spicca proprio per la straordinaria vocazione olivicola. L’aumento costante del consumo di olio di oliva, che nel mondo ha fatto un balzo del 50 per cento negli ultimi 20 anni, apre grandi opportunità che il Made in Italy deve saper cogliere e per farlo deve puntare sull’identità, sulla legalità e sulla trasparenza per recuperare credibilità anche all’estero.
Chiara Rutigliano
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