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Andria – “Borgata Troianelli, l’antico Palazzo e quelle strane intromissioni”. La nota dell’arch. Selano

6 Novembre, 2017 | scritto da Alessandro Liso
Andria – “Borgata Troianelli, l’antico Palazzo e quelle strane intromissioni”. La nota dell’arch. Selano
Attualità
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“A partire dall’inizio dell’estate e in concomitanza con l’apertura di un cantiere di iniziativa privata avente ad oggetto il Palazzo Troianelli e i limitrofi capannoni agricoli ricadenti nella medesima particella, si sono accesi d’improvviso i riflettori sulla Borgata Troianelli”.

Inizia così la nota a firma dell’Architetto Giovanni Alessandro Selano riguardante le condizioni in cui versa la Borgata Troianelli, frazione della città federiciana.

“Finalmente, verrebbe da dire, dato che nel corso degli anni il Borgo è stata messo al margine rispetto a qualsiasi azione pubblica di valorizzazione e recupero, e a nulla sono valsi i reiterati appelli alle istituzioni lanciati della Coloni Montegrosso Soc. Coop. Srl, proprietaria degli immobili oggetto dei lavori e delle aree di pertinenza.

Le iniziative che si sono susseguite a partire da luglio scorso vanno però, singolarmente, in tutt’altra direzione. Da una parte, un segnale positivo, stante l’interesse manifestato da alcuni cittadini costituitisi in apposito Comitato, nonché da associazioni culturali e ambientaliste che hanno più volte sollecitato l’attenzione verso la Borgata anche attraverso la pubblicazioni di articoli e l’organizzazione di manifestazioni mirate.

Dall’altra parte, invece, segnali totalmente negativi: immediatamente dopo l’apertura del cantiere, ecco un’escalation di atti vandalici, danneggiamenti e intromissioni abusive sulla proprietà privata oggetto dei lavori; ed ancora intimidazioni, minacce, aggressioni e lesioni perpetrate ai danni delle maestranze. Questi atti criminosi, che sono stati regolarmente denunciati, hanno reso necessari continui interventi delle forze dell’ordine e hanno determinato un clima di totale insicurezza e pericolosità per chiunque non fosse ritenuto “gradito” ed osasse anche soltanto avvicinarsi alla Borgata. Una situazione assolutamente surreale ed intollerabile per chiunque abbia a cuore il principio di legalità.

Ma tant’è. In attesa che le forze di pubblica sicurezza procedano agli accertamenti delle responsabilità rispetto agli atti denunciati, in qualità di progettista e direttore dei lavori delle opere in esecuzione, ritengo opportuno chiarire alcuni aspetti della vicenda, con la speranza che una maggiore conoscenza dei fatti possa rasserenare gli animi ed isolare sedicenti tutori della legalità “faidatè”.

I punti che ritengo opportuno sinteticamente chiarire – continua la nota – attengono ai seguenti profili: il regime delle proprietà degli immobili oggetto di intervento, i titoli abilitativi relativi ai lavori, il regime vincolistico e la futura destinazione d’uso degli immobili“.

SEGUE…

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