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VIDEO. Trani – Strage di Capaci, Costanza: “Un depistaggio per paura del nuovo incarico di Falcone

21 Ottobre, 2017 | scritto da Antonella Loprieno
VIDEO. Trani – Strage di Capaci, Costanza: “Un depistaggio per paura del nuovo incarico di Falcone
Attualità
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“So di essere un testimone scomodo ed è per questo che lo Stato mi ha lasciato solo. La strage di Capaci è stata fatta passare per una strage di mafia, ma in realtà qualcuno di potere non voleva che il giudice Falcone ricoprisse l’incarico di Procuratore Generale Antimafia. La mafia era solo la manovalanza non il mandante”.
Parole forti quelle di Giuseppe Costanza, l’autista del giudice Falcone e sopravvissuto, insieme ad altri tre colleghi, all’attentato.
Costanza, dopo aver incontrato ieri mattina gli studenti del liceo De Sanctis di Trani, nel pomeriggio, nell’aula consiliare di palazzo Palmieri, ha voluto portare la sua verità alla cittadinanza.
Presente il dirigente scolastico, prof.ssa Grazia Ruggiero, gli assessori Bologna e Ciliento e il consigliere comunale Barresi.
Costanza va indietro nel tempo, a quel 23 maggio 1992.

“Quel giorno guidava Falcone. Accanto a lui c’era sua moglie, Francesca Morvillo. Io mi accomodai dietro. All’improvviso il giudice ferma la macchina, toglie le chiavi e me le consegna. Poi il buio, Quando mi sono svegliato ero in ospedale”.
Gli occhi si riempiono di lacrime, la voce si spezza. Nel’aula cala il silenzio.

Nonostante la visita in ospedale del presidente Scalfaro e la medaglia d’oro al valore civile, oggi Costanza si sente solo. Non è mai stato invitato ad una cerimonia di Stato per ricordare la strage di Capaci, ad un incontro della fondazione Falcone.
Lo accusano, ancora oggi, di non essere stato alla guida quel giorno.
Significativo il reportage proposto. Immagini tratte dal film “I cento passi”, le interviste al giudice Falcone che dichiara al giornalista: “a breve accadrà qualcosa di veramente grave”, poi le immagini della strage di Capaci.
Costanza asciuga gli occhi, schiarisce la voce e prosegue.
“Ai giovani chiedo di essere testimoni della legalità, dice, perché l’Italia è un paese che dimentica facilmente”.
Prima di salutare Costanza si pone sempre gli stessi interrogativi:
“Chi ha dato l’ordine alla mafia di uccidere? Chi ha avuto paura del nuovo incarico di Falcone?”.
Domande che dopo 25 anni restano ancora senza risposta.

INTERVISTA – Giuseppe Costanza e Grazia Ruggiero, dirigente scolastico Liceo De Sanctis Trani

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