Domani, giovedì 5 ottobre, alle ore 16.30 presso Palazzo Palmieri, sede del Consiglio Comunale della Città di Trani, l’Assessore alle culture Felice Di Lernia incontrerà una nutrita delegazione di giovani “ambasciatori” di organizzazioni internazionali quali Youth Mobility Center Atene per la Grecia, Municipale di Asamou ( Hebron) per la Palestina, Società per la protezione della natura in Israele (SPNI) per Israele, Euromed Tunisi per Tunisia, Word Up Amsterdam per Olanda, arrivati in Puglia, nella nostra Città, per una visita di studio promossa dal circolo di Legambiente cittadino, nel quadro di attività di mobilità euro-mediterranea, cofinanziate dal programma Erasmus plus, dal titolo: “Paesaggi umani: integrazione, dialogo e sviluppo”.
Nell’ambito delle attività di sostegno alle politiche di promozione della interculturalità e del dialogo interreligioso, promosse proprio dall’Assessorato alle culture, l’incontro di giovedì porrà al centro della discussione il confronto sulle opportunità legate al programma Erasmus plus e le potenzialità di cooperazione turistica e culturale, ma non solo.
Nell’ottica del perseguimento dell’obiettivo della realizzazione della pace tra i popoli, nel rispetto del principio di autodeterminazione degli stessi, punto di forza di questo percorso sarà la possibilità di dare avvio alla discussione sul superamento di conflittualità di tipo regionale e sulla istituzione di un auspicato gemellaggio che coinvolgerà la municipalità palestinese di Asamou della città di Hebron e quella israeliana. Attraverso l’opera di mediazione del Comune di Trani e del Circolo Legambiente di Trani, quindi, si lavorerà affinché si possa concretizzare la firma congiunta di un protocollo tra rappresentanze istituzionali appartenenti a Palestina ed Israele, configurando così il primo caso in assoluto di cooperazione tra comunità locali appartenenti ai due Paesi, realizzato proprio attraverso l’opera di triangolazione e mediazione.
La cura della terra, quella stessa terra che per anni ha costituito, e continua a costituire, elemento di divisione, oggi diventa punto di partenza per un impegno condiviso di costruzione di un futuro di pace e di rispetto dei diritti umani, in un’ottica di consolidamento della strategia euro-mediterranea.
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