L’istituzione della “Casa del parto” non può avvenire senza una legge regionale per questo motivo ieri pomeriggio presso la biblioteca di Trani, il dott. Carlo Avantario, medico ginecologo, già primario del reparto di ginecologia dell’ospedale di Trani e Bisceglie, ex sindaco di Trani e attualmente consigliere comunale del PD, ha spiegato tecnicamente le fasi del progetto che prevede una struttura dotata di ogni comfort, al pari di quello alberghiero, gestita da ostetriche e che consente di ricondurre il parto alla sua condizione naturale, in tutta sicurezza, come riportano gli studi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Solo dopo un’accurata visita ginecologica al settimo mese di gravidanza, la donna avrà la possibilità di partorire nella Casa del parto.
Un argomento che ha trovato la piena disponibilità dei consiglieri regionali Mennea, Santorsola e Zinni, presenti all’incontro, e del consigliere Caracciolo, che che hanno accolto la richiesta di farsi portavoce in Regione della presentazione di questa proposta di legge regionale.
Unanime il coro dei Consiglieri regionali. Del resto si tratta di un argomento di strettissima attualità a Trani in quanto da anni ormai non si partorisce più presso l’ospedale cittadino
Un progetto portato avanti da un decennio dal dottor Avantario, che, oltre a combattere contro la chiusura del reparto, ha anche proposto questa valida alternativa, tanto che alcuni anni fa è stata inaugurata nell’ospedale di Trani un’importante struttura di ginecologia con annessa la Casa del parto che non è potuta entrare in funzione proprio per la mancanza di una legge regionale che ne disciplini il funzionamento.
I Consiglieri quindi si sono impegnati a portare avanti in Regione questa battaglia per la salute della donna. La conferenza si è chiusa con l’impegno a terminare l’iter nell’arco di nove mesi durante i quali torneranno periodicamente ad incontrarsi per valutare i passi avanti di questo progetto e per condividere con i cittadini l’avanzamento del lavoro svolto.
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