Un sabato nero, nerissimo per gli ambulanti concessionari di posteggi nei mercati. A causa delle piogge, non persistenti ma a tratti copiose, le aree mercatali hanno ancora una volta messo in luce, in cattiva luce, il loro disastroso stato di manutenzione. A Barletta sono stati gli operatori a darsi da fare per rimuovere i ristagni di acqua a dimostrazione di quanto, anche nella città di Eraclio, il mercato sia trascurato ed assolutamente abbandonato a se stesso, in attesa di una riqualificazione e di un riordino che, seppur previsto all’interno del Piano del Commercio, non è mai avvenuto. Da Barletta ad Altamura passando per Ruvo di Puglia, fino ad arrivare a Matera dove l’area di Via Granulari, in estrema periferia nella Zona PAIP 2 fortemente esposta ai venti, dove la vecchia amministrazione comunale decise di far morire quello che era il miglior mercato del meridione d’Italia, facendosi scudo della complicità di quattro (s)venditori di dignità pilotati da altrettanto quattro polisindacalisti inetti ed asserviti.
Altro che risorse naturali. Altro che patrimonio da mettere a gara. A bando andrebbero nessi ministri, politici ed amministratori assolutamente incapaci, ignoranti in materia e soprattutto condizionati da chi li ha portati a pensare ed a credere che i mercati si svolgessero tutti ai piedi del colosseo o sotto le dolomiti. Eppure di fronte a questo sfacelo persiste il silenzio assordante di coloro che sono tutti concentrati a mangiarsi i “fondi”, nello stesso, unico ricco piatto. La rabbia degli operatori è tantissima e fra poco scoppierà in tutta la sua potenza sulle strade e nelle piazze per chiedere giustizia e dignità.
Intanto anche ad Andria, nei pressi della cosiddetta nuova area mercatale di via Bisceglie, il lago continua a far parlare la città. Non era questa la Rigenerazione Urbana programmata per quella zona.
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