E’ sempre una buona notizia quando, dopo lunghi periodi di stasi, qualcosa inizia a muoversi, soprattutto se in gioco ci sono interessi fondamentali per i cittadini come il diritto allo studio in ambienti sicuri, adeguati e confortevoli. Accolgo, quindi, con favore l’approvazione della delibera riguardante gli interventi per il ripristino funzionale dell’edificio scolastico “M. D’Azeglio” ma ritengo doveroso puntualizzare alcune osservazioni. La Giunta comunale, nella seduta del 5 ottobre scorso, ha approvato l’avvio delle procedure necessarie per l’adeguamento sismico dell’edificio scolastico “M. D’Azeglio”, in modo da garantirne per il futuro la fruizione in assoluta sicurezza. Per tali lavori è stata preventivata una spesa massima di € 3.100.000 sulla base del calcolo parametrico dei costi allegato alla relazione finale prodotta dalla ditta incaricata dall’Amministrazione di effettuare le verifiche tecniche strutturali propedeutiche agli interventi; la Giunta ha disposto, inoltre, di acquisire il progetto di fattibilità tecnica ed economica e la progettazione definitiva ed esecutiva degli interventi, preventivando una spesa di € 500.000, da reperire mediante la decurtazione di pari ammontare da altro capitolo di spesa.
Cosa ci dicono, dunque, questi dati? Che per il momento l’unico importo certo di cui l’Amministrazione dispone sono i 500 mila euro per il progetto, mentre la restante e più cospicua somma di 3 milioni di euro è priva al momento di copertura finanziaria. E poi una domanda: quanti altri soldi serviranno per la fruizione completa del plesso dovendo ripristinare ex novo gli impianti tecnici, elettrici, termici, le suppellettili ed altri lavori di manutenzione straordinaria ? Quindi un progetto al solito faraonico ed irrealizzabile finanziariamente della nostra amministrazione. Facciamo attenzione perciò a non entusiasmarci troppo sulla base di questi semplici annunci, ai quali l’attuale Amministrazione è avvezza e che spesso restano purtroppo soltanto mere dichiarazioni di intenti. Sia chiaro, dunque, che al momento non è previsto alcun avvio di opere di ristrutturazione all’interno dell’edificio “D’Azeglio”, non essendo stati ancora reperiti i fondi necessari, per cui non è possibile formulare ipotesi sui tempi della sua riapertura, a 13 mesi dall’ordinanza di chiusura per inagibilità.
Nel caso della scuola “D’Azeglio”, l’occasione per l’indagine approfondita sul livello di sicurezza della struttura, come ricorderete, è stata la caduta di una piccola porzione di solaio in un’aula a pianterreno; questo episodio limitato e circostanziato ha dato il via a una serie di rilievi tecnici che, correttamente, hanno accertato la necessità di adeguamento sismico dell’edificio dei primi anni del 900. E qui vorrei soffermarmi su un’altra riflessione: quante scuole a Barletta sono in regola con la normativa antisismica? Pochissime, solo quelle di recentissima costruzione. Pertanto, è fondamentale per tutelare la sicurezza di tutti gli alunni, del personale docente e non, e la serenità delle famiglie che il progetto di adeguamento sismico venga avviato in tutte le scuole della città, prima che accada il prossimo “incidente”. Se qualcosa può insegnarci l’episodio della scuola “D’Azeglio”, infatti, è investire in prevenzione per evitare che possa ripetersi altrove quanto accaduto e, malauguratamente, con conseguenze ben più gravi.
Dario Damiani – Capogruppo Forza Italia Barletta
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